“Secondo me, andrebbe fatta ogni sabato sera. Il problema è che le risorse, per fare questi blocchi stradali, sono solo quelle che riusciamo a mettere in campo come Regione Lombardia. Io credo che il ministero dell’Interno potrebbe fare uno sforzo in questa direzione”.
Lo dichiara l’assessore lombardo alla Sicurezza Riccardo De Corato, riferendosi all’operazione Smart, effettuata il 13 ottobre scorso e che verrà replicata tra febbraio e marzo prossimi. Si tratta di “un presidio di sicurezza stradale” interforze (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e delle polizie locali), “un esperimento importante perché le varie polizie e questi posti di blocco sono tutti collegati in rete tra loro e avere la certezza che tutti questi blocchi siano in rete in collegamento tra loro, nel momento in cui fanno questo servizio importante sulla rete stradale della Lombardia, è fondamentale”, sostiene De Corato.
Per cui “facciamo un appello” al ministro dell’Interno Matteo Salvini: “sta facendo tante cose importanti, credo che anche l’incidentalità stradale sia importante, perché riguarda la vita di tante persone, c’è molta gente che rimane menomata a vita, quindi, una certa attenzione va data, tenendo conto che è sempre più frequente l’uso di sostanze psicotrope e alcoliche durante le serate e le nottate. La presenza di posti di blocco, magari, può evitare mortalità e gravi menomazioni a vita”, ribadisce l’assessore, a margine del convegno ‘Motociclisti, incidentalità stradale e sicurezza’, a Palazzo Lombardia, a Milano. Stando ai dati illustrati da De Corato, nel 2017, in Lombardia, ci sono stati 32.552 incidenti stradali con lesioni alle persone, 423 morti e 44.996 feriti, con una media di 89 incidenti stradali con lesioni al giorno. E’ l’unico anno in cui le vittime da incidente stradale mostrano una diminuzione rilevante, rispetto al dato nazionale.
Per quanto riguarda la Città Metropolitana di Milano, gli incidenti sono pari al 42,7% del totale lombardo, con il 41,2% dei feriti e il 25,5% dei morti, l’indice di mortalità più basso di tutte le province lombarde che, però, hanno un tasso di incidenti inferiore: Brescia 10,2%, Bergamo 9,1%, Monza e Brianza 8,1% e Varese 7,8%. In merito ai luoghi dove avvengono gli incidenti stradali, le strade urbane hanno il tasso più elevato, 78% del totale, ma l’indice di mortalità più basso rispetto a strade extraurbane e autostrade. Gli incidenti più frequenti sono lo scontro frontale/laterale tra i veicoli in marcia, pari al 31,2%, il tamponamento, pari al 20,8% e l’investimento di pedoni, pari all’11,6%, la fuoriuscita di strada, pari all’8,5%. Lo scontro frontale è la tipologia di incidente più pericolosa, con il più alto tasso di mortalità. Le cause più frequenti sono il mancato rispetto della distanza di sicurezza (10,9%), della precedenza (7,2%), dello stop (4,8%), l’eccesso di velocità (3%), la guida distratta (2,6%). Nel 2017, il maggior numero di incidenti stradali si è verificato nel mese di maggio, con una media di 101 incidenti al giorno, per un totale di 3.133 nell’intero mese, mentre la fascia più colpita è quella tra le 8.00 e le 18.00, con il 70,9% degli incidenti ma nella fascia tra le 22.00 e le 6.00 del mattino, si rileva il più alto numero di decessi, pari al 18,4%, nonostante gli incidenti siano il 10,9% del totale. La maggior parte delle persone coinvolte in incidenti stradali hanno un’età compresa tra i 30 e i 44 anni (20,6%): l’80,4% sono uomini e il 19,6% donne.
La maggior parte delle persone decedute in incidenti stradali sono conducenti e passeggeri di autovetture (158), seguono i pedoni (93), i motociclisti (89), i ciclisti (38). Infine, il costo sociale dei sinistri stradali, in territorio lombardo, per l’anno 2017, è risultato essere poco sotto i 3 mld di euro, la maggior parte destinato al costo dei feriti, pari al 66%.