Dal 30 maggio il nuovo Festival “Giornate di Chiavari”

Milano - Carlo Mari Martini profeta di Milano - commemorazione nel Duomo a 10 anni dalla scomparsa del cardinal Martini Carlo Mari Martini profeta di Milano. Nella foto Massimiliano Finazzer Flory (Milano - 2022-08-31, Massimo Alberico) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

GENOVA (ITALPRESS) – Non solo Sanremo in Liguria, ma anche a Chiavari si muovono sorprese e segreti di un’Italia che fa i conti con la storia. Le “Giornate di Chiavari” è il nuovo festival ideato e diretto da Massimiliano Finazzer Flory dal 30 maggio al 2 giugno, voluto dal Comune di Chiavari guidato da Federico Messuti e dall’Assessorato al Turismo. Attesi un premio Oscar, la prima notte bianca il primo giugno, un corteo di sax si muove sul lungomare per fare con la gente un flash mob culturale, ma anche altri big e vip attesi a fare diventare molto cool il festival. Il format prevede di mettere in scena date che hanno rappresentato dentro la nostra coscienza una crisi, un cambiamento, una svolta, una rottura. Ho scelto per questo Festival tuttavia due categorie di protagonisti i Maestri di cui abbiamo bisogno e talenti indipendenti, intelligenze naturali contro l’omologazione della nostra formazione.
Si parte dunque il 30 maggio fino al 2 giugno. Tra le date che le “Giornate di Chiavari” inviterà a discutere con la storia l’uccisione di Giacomo Matteotti (10 giugno 1924), con la filosofia la nascita di Emanuel Kant (22 aprile 1724), con uno spettacolo teatrale la morte di Eleonora Duse (21 aprile 1924), con un concerto la vita di Puccini (22 dicembre 1858 – 29 novembre 1924) e l’inizio della prima trasmissione radiofonica 6 ottobre 1924. Un evento in particolare sulla radio avverrà con il coinvolgimento creativo di collegamenti in diretta con le più importanti trasmissioni radiofoniche italiane. “Il Festival è una dedica alla nostra Costituzione, con l’Articolo 9: Promuovere lo sviluppo della cultura, della ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico. Perchè senza umanesimo l’intelligenza artificiale creerà degli stupidi naturali” dichiara Massimiliano Finazzer Flory, regista e attore e consigliere del Piccolo Teatro di Milano.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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