E se il segreto di questo Ronaldo dominatore fosse il riposo? È una delle storie a sfondo tecnologico che arrivano dalla Coppa del Mondo, in svolgimento in Russia. La prima è proprio una che riguarda il fenomeno portoghese. “Non vedo l’ora di usare SleepScore per monitorare il mio sonno”, con queste dichiarazioni CR7 ha lanciato questa app prima del Mondiale, e al di là dell’impatto mediatico e commerciale di un’endorsement simile, la vicenda riguarda un aspetto essenziale della vita non solo degli atleti, il sonno. “Non c’è un modo semplice per misurarlo”, ha detto in conferenza stampa, lanciando il prodotto, il CEO di SleepScore Labs Colin Lawlor. Ma la sfida lanciata da quest’azienda è supportata da un esperto medico da Harvard, un neurologo da Washington e quello che era conosciuto come lo “zar del sonno” di Apple, Mehmet Oz. Prima del capitano della nazionale portoghese, un’altra star dello sport, il leggendario surfista Laird Hamilton, si era speso per SleepScore.
Lo streaming supererà la tv lineare? È un’analisi di Sporttechie, website di riferimento in Usa, a seguito dei risultati di audience on line dopo le prime giornate di Mondiale, a dare una risposta. Dopo 4 giorni di gare, l’emittente in lingua spagnola Telemundo ha registrato 4,4 milioni di visitatori unici, con 32 minuti in media di visione. Nel 2014, al tempo del Mondiale brasiliano, erano stati in tutto 5,3 milioni gli spettatori on line, adesso quel numero è già stato superato ed è sulla buona strada per diventare l’evento in spagnolo più seguito su internet della storia d’America. La passione dei messicani per la propria nazionale del resto ha scatenato un terremoto durante la gara con la Germania. Non un modo di dire, ma un terremoto vero e proprio, per fortuna di bassa entità e non notato dai milioni di fans scatenati nelle piazze a guardare in streaming i propri idoli battere all’esordio i campioni del mondo della Germania.
Altro grande protagonista di questo primo scorcio di Mondiale, Twitter, che ha siglato un accordo con la federazione brasiliana per trasmettere sul proprio canale contenuti esclusivi dei campioni verdeoro. I 4,3 milioni di followers di Neymar&Co hanno finora potuto apprezzare in esclusiva dozzine di clip, dall’allenamento alle performances della mascotte Canarinho fino alla visita nello spogliatoio di Ronaldo il Fenomeno. Stesso discorso, pur senza l’ufficialità, per Spagna e Francia, i cui giocatori trasmettono video unici per gli appassionati del microblog.
Non tutto nel mondo della tecnologia e dello streaming va però per il verso giusto. Lo sa Optus Sport che in Australia ha preso il diritto da SBS di trasmettere 39 partite del Mondiale. Troppi utenti in contemporanea hanno però originato problemi di trasmissione, con presa di posizione perfino del primo ministro e la tv tradizionale a riprendersi il diritto. Se lo streaming è il futuro (e il presente a giudicare dall’esperienza del Messico) bisognerà superare però la diffidenza di quel 72% di un’indagine citata da Sporttechie, secondo cui qualche tipo di problema (buffering o ritardi) va messo nel conto dallo spettatore dello sport live su internet.
(ITALPRESS).