Da Regione Lazio 50 mila euro per percorsi professionalizzanti agenti Polizia Penitenziaria

Roma - Clamorosa evasione nella Capitale: due detenuti sono riusciti a fuggire dal carcere romano di Rebibbia, esattamente dal complesso della Terza Casa, segando le sbarre e calandosi con delle lenzuola. La fuga è stata scoperta all’alba di mercoledì 10 ma sarebbe avvenuta dopo gli ultimi controlli delle guardie carcerarie nelle celle, nella tarda serata di martedì, intorno alle 23. (Roma - 2014-02-12, ROMA'S) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – “Anche nel Lazio, come in tutta Italia, la difficile situazione che si registra nelle carceri è sfociata in proteste e rivolte che sono state affrontate con grande professionalità dagli agenti di Polizia penitenziaria, come avvenuto a Regina Coeli nei giorni intorno a Ferragosto. Resta prioritario l’impegno per migliorare le condizioni dei detenuti, abbattere il sovraffollamento e favorire il reinserimento sociale dei rei, ma abbiamo il dovere di prenderci cura anche degli agenti di polizia penitenziaria che spesso operano in condizioni molto difficili e in situazioni di grande carenza di personale. Si tratta di un tema che la Giunta regionale intende affrontare con determinazione: per questo stiamo lavorando per destinare 50mila euro all’avvio di percorsi professionalizzanti per gli agenti di polizia penitenziaria volti a fornire strumenti nuovi che consentano di gestire l’attuale platea di detenuti, oggi mutata rispetto agli anni passati».
Lo ha dichiarato l’assessore al Personale, alla Polizia locale, alla Sicurezza urbana, agli Enti Locali e all’Università della Regione Lazio, Luisa Regimenti.
“Il Decreto carceri varato dal Governo va già nella giusta direzione, con l’assunzione di mille nuovi agenti di polizia penitenziaria, cinquecento per il 2025 e altre 500 per il 2026. Nel Lazio vogliamo offrire un ulteriore supporto agli agenti che all’interno degli istituti penitenziari respirano il contagio emotivo della sofferenza, delle aggressioni, della violenza che sono causa principale di stress psicologico e fisico. Migliorare le condizioni di lavoro di chi opera in carcere significa restituire serenità a chi è chiamato a svolgere questo difficile compito e, conseguentemente, favorire anche una migliore permanenza dei detenuti. La Regione Lazio, nell’ambito delle proprie competenze, continuerà a operare per restituire dignità a operatori e detenuti”, ha concluso l’assessore Regimenti.

– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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