Ciammellocco e longarini, l’accoppiata vincente per una sagra che attira ogni anno un numero maggiore di visitatori. Cretone, borgo alle porte di Roma famoso per le sue terme, non è solo un paradiso da vivere nei giorni di calura estiva ma è anche un caratteristico paese di origine medievale, luogo di antiche tradizioni culinarie. E’ il caso del ciammellocco, una prelibata ciambella realizzata con uova, farina, anice, limone e olio d’oliva della Sabina, che sarà che sarà cotta al momento e servita calda, così come insegnano le nonne del posto; ad affiancarlo dal 7 al 9 settembre alla sagra ad esso dedicata sarà un’altra specialità come i longarini, un primo piatto semplice e gustoso. Ci sarà spazio anche per un suggestivo percorso enogastronomico dove scoprire le delizie della cucina tradizionale, le proposte di street food e i migliori prodotti tipici locali, mentre 8 aziende vinicole provenienti da tutta Italia presenteranno le loro etichette; artigianato artistico, antichi mestieri, esibizioni medievali e sbandieratori faranno invece da divertente contorno alle portate proposte nei tre giorni di festa.
Restando nel Lazio, al sugo, al ragù, alla salsiccia, alla boscaiola e con il gorgonzola, saranno gli gnocchi i grandi protagonisti della sagra in programma domenica 9 settembre a Sutri. Una ricetta che esalterà al meglio il sapore delle patate locali, con lo stand gastronomico che proporrà ai visitatori anche spiedini di pecora e altre tipicità locali. Preparati nell’antichità con farine di frumento e riso o con pane secco, nel Seicento gli gnocchi vennero chiamati “malfatti” e realizzati con farina, acqua e uova; tutto cambiò con l’arrivo della patata in Europa: grazie al suo sapore e alla sua consistenza, il tubero scalzò rapidamente tutti gli altri ingredienti e gli gnocchi di patate divennero uno dei primi piatti più amati nello Stivale. Vero e proprio cuscinetto geografico tra l’Etruria a Nord e a Ovest, l’Agro Falisco a Est e Roma a Sud, Sutri sorge su un alto sperone tufaceo che domina, oggi come ieri, la via Cassia: e così tra una portata e l’altra si potrà andare alla scoperta di questa cittadina ricca di storia in provincia di Viterbo.
Spostandosi al Lazio al Veneto, a Pastrengo continuerà fino al 10 settembre l’appuntamento con la Festa della zucca. Ogni sera in località Piovezzano al parco l’ortaggio dal caratteristico colore arancione nobiliterà il gusto del risotto, dei tortelli, dei ravioli e degli gnocchi; in tavola saranno serviti anche pasticcio con zucca e gorgonzola, arancini e vellutata di zucca, spezzatino di carne con zucca e polenta, marmellate, mostarde, torte, gelato e pandolce. Le zucche saranno inoltre protagoniste con corsi di intaglio e momenti dedicati ai più piccoli, nel paese in provincia di Verona noto per la famosa Carica condotta il 30 aprile del 1848 dai Carabinieri Reali contro gli austriaci; oggi Pastrengo è luogo di produzione di vini e olio d’oliva di altissima qualità, da degustare nelle belle e caratteristiche cantine sparse un po’ ovunque nei dintorni.
L’ultima tappa del viaggio settimanale conduce nelle Marche, a Castelfidardo, dove musica e gastronomia si fonderanno per dare vita al Premio Internazionale della Fisarmonica: nel paese in provincia di Ancona tornerà dal 9 al 16 settembre un Festival diffuso nel tempo e nello spazio, che si lascerà vivere ed assaporare per un’intera settimana. Ai concerti, le audizioni, gli stage e i workshop in programma, saranno affiancati brindisi di benvenuto in musica con degustazioni di tipicità delle Marche e aperitivi speciali da gustare insieme alle note d’autore; e non mancheranno le performance degli artisti di strada e le attività musicali dedicate ai più piccoli.