CROLLO PONTE, A GENOVA FUNERALI DI STATO

Diciannove bare allineate. Dentro i corpi di alcune delle vittime del drammatico crollo del ponte Morandi. Una bara in più rispetto a quanto annunciato ieri (all’ultimo momento si è aggiunto il ragazzo francese che ha trovato la morte mentre con gli amici si stava dirigendo ad un rave). Un padiglione della Fiera di Genova che, con fatica, ha raccolto migliaia di persone arrivate per dare il proprio addio a chi, la vigilia di Ferragosto, ha trovato la morte in una tragedia assurda. Ma anche per esprimere vicinanza ai parenti devastati dal dolore. Lo Stato, in questi funerali, c’è tutto, e ad ogni livello. C’è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale, accolto da un lungo applauso, ha voluto abbracciare i familiari delle vittime. Si è intrattenuto con loro, ha sentito i loro racconti, si è fatto partecipe del dolore rassicurandoli della presenza dello Stato nella ricerca della verità. Mattarella, nel corso della celebrazione religiosa presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, ha preso posto accanto al presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e al presidente della Camera Roberto Fico. C’è il governo, a partire dal premier Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli. 

Ad accogliere l’ingresso dell’esecutivo un lunghissimo applauso. Qualche piccola contestazione, invece, per la delegazione del Pd e per alcuni esponenti dell’ex governo. Applausi pure per i giocatori del Geona e della Sampdoria arrivati insieme. E poi ci sono i soccorritori: vigili del fuoco, uomini della protezione civile, gruppi di volontariato. Una vera e propria ovazione li ha accolti. Nel corso della sua omelia, monsignor Angerlo Bagnasco ha parlato del dolore di Genova. “Il crollo ha provocato uno squarcio nel cuore della città. La ferita’ e’ profonda ma Genova non si arrende. L’anima del suo popolo continuerà a lottare come altre volte. Noi genovesi sapremo trarre dal nostro cuore il meglio”. Poi il riferimento ai vigili del fuoco e ai soccorritori. Una citazione che farà suscitare un forte applauso tra la folla, così lungo da interrompere per alcuni secondi l’omelia. Bagnasco ha rivelato la vicinanza del papa al popolo ligure. “Anche ieri con una telefonata il Santo Padre ha voluto esprimere la sua prossimità”. In un breve passaggio, l’arcivescovo di Genova ha fatto riferimento alla ricerca della verità: “Sappiamo che qualunque parola umana e’ poca cosa di fronte alla tragedia, cosi’ come ogni doverosa giustizia non potra’ cancellare lo smarrimento. Guardando a Dio eviteremo la disperazione e tornare a guardare con coraggio. Potremmo rinnovare la fiducia reciproca e consolidare la vicinanza, potremmo costruire ponti nuovi e camminare insieme”. 

Un altro lungo applauso ha accompagnato, nel mezzo della celebrazione l’elenco dei nomi delle vittime. Infine, a conclusione della messa, si è svolto un breve momento religioso per le due vittime islamiche. “Siamo vicini a tutti voi, preghiamo perche’ la pace sia per tutti voi, per l’Italia, per gli italiani”. Sono state queste le parole dell’imam che la folla commossa ha accolto con un lungo applauso. “Il crollo di un ponte che sia fisico o metaforico provoca sempre dolore”.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]