Si appesantisce il bilancio delle vittime accertate della tragedia sulla Marmolada: sono 7, dal momento che alcuni resti umani sono stati recuperati questa mattina e portati al Palaghiaccio di Canazei, trasformato in una camera ardente, in attesa dell’identificazione. Tra le vittime, sono stati identificati tre veneti e un cittadino della Repubblica Ceca. Tra
loro anche esperti alpinisti, addirittura una guida alpina. Otto le persone ferite, 13 quelle che risultano disperse dopo che nel pomeriggio un escursionista austriaco ha dato notizie di sé al consolato. Tra queste anche Filippo Bari, 27 anni, di Malo (VI). Il giovane alpinista aveva anche mandato una foto ai familiari, con un gran sorriso, per far vedere loro dove si trovava. La ricerca dei superstiti dalla tarda mattinata è stata resa più difficile dalle condizioni meteo. Non ha potuto atterrare neppure l’elicottero che trasportava il presidente Mario Draghi. Il premier raggiunge Canazei in macchina per portare il suo conforto alle famiglie delle persone travolte da questa immane tragedia. Per supportarle è stato creato anche un team di psicologi. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha telefonato in mattinata al governatore trentino, Maurizio Fugatti, per esprimere cordoglio e vicinanza. “Il capo dello Stato – spiega Fugatti – ha voluto trasmettere anche alla nostra comunità oltre che ai parenti delle vittime il proprio cordoglio. Allo stesso tempo ha espresso parole di gratitudine ai soccorritori che si stanno prodigando, in condizioni non certo facili, alla ricerca delle vittime della grossa frana che ieri pomeriggio ha causato morte e devastazione”.
“Oggi sono qui a Canazei per rendermi conto in prima persona di quel che è successo, vi assicuro che è molto importante essere venuti. Abbiamo fatto un punto tecnico-operativo con tutti coloro che hanno collaborato alle operazioni di soccorso. Ma, soprattutto, sono qui per esprimere la più sincera, affettuosa e accorata vicinanza alle famiglie delle vittime, dei dispersi, dei feriti e alle comunità colpite da questa tragedia – ha detto il premier Draghi incontrando i giornalisti a Canazei -. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato in questo giorno e mezzo: la Protezione Civile, i vigili del fuoco, il soccorso alpino, le autorità sanitarie, i volontari tutti, per la loro generosità, la professionalità, il loro coraggio, perché queste operazioni si sono svolte e si svolgono in una situazione di grande pericolo. Voglio anche ringraziare il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, i Presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano, Fugatti e Kompatscher. Questo è un dramma che certamente ha dell’imprevedibilità e certamente dipende dal deterioramento dell’ambiente e dalla situazione climatica. Oggi l’Italia piange le vittime, tutte le italiane e gli italiani si stringono con affetto. Il Governo deve riflettere su quanto accaduto e deve prendere dei provvedimenti, perché quanto è accaduto abbia una probabilità bassissima di succedere o possa addirittura essere evitato”.
-foto Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico-
(ITALPRESS).