Nel terzo trimestre l’Istat stima che il Prodotto Interno Lordo sia aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% su base annua.
Il terzo trimestre ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2018. La variazione acquisita per il 2019 è pari a +0,2%.
“Un’estate fredda, anche per il turismo, certifica la stagnazione italiana. I dati sul III trimestre confermano la frenata quasi totale della nostra economia, sostanzialmente ferma da inizio 2018: il dato tendenziale di +0,3% non basta infatti a fare invertire la rotta”, commenta Confesercenti.
“La situazione della nostra economia si inserisce in un contesto globale di rallentamento, condiviso da tutte le maggiori aree dell’economia mondiale ed europee, a partire dalla Germania. Emerge però sempre più chiaramente che la debolezza della congiuntura italiana è specifica. Anche il flusso di turisti in vacanza nel nostro Paese – dopo un triennio di crescita – quest’estatate si è fermato, e pure i consumi danno segnali di frenata: ad ottobre il tasso di inflazione si è fermato allo 0,3%, a testimoniare la situazione di sostanziale stop dei consumi interni”, sottolinea Confesercenti.
(ITALPRESS).
CRESCITA LENTA PER IL PIL
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