Le costruzioni emiliano-romagnole risalgono e ottengono nel terzo trimestre 2018 un lieve incremento dello 0,9 per cento del volume d’affari a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tra luglio e settembre si è realizzata una nuova inversione di tendenza, questa volta in positivo.
E’ quanto risulta dall’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
Volume d’affari. L’andamento risente della dimensione delle
imprese. Il segno resta rosso per le piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti (-0,4 per cento), mentre si rafforza quello positivo per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (+1,0 per cento) e la tendenza si rafforza decisamente per le grandi imprese, da 50 a 500 dipendenti (+4,0 per cento).
A fine settembre la consistenza delle imprese attive nelle costruzioni si è ridotta a 65.184, vale a dire 555 in meno (-0,8 per cento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Continua lentamente a ridursi l’intensità della tendenza negativa. La diminuzione è risultata più ampia nei lavori di costruzione specializzati (-295 unità, -0,6 per cento), ove si concentrano le imprese minori, e più rapida per le imprese operanti nella costruzione di edifici (-239 unità, -1,5 per cento).
La diminuzione è determinata soprattutto dalle ditte individuali (-882 unità, -2,0 per cento), quindi dalle società di persone (-3,6 per cento, -240 unità). Queste risentono negativamente dell’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, che determina l’aumento delle società di capitali (+4,6 per cento, 594 unità), con un ritmo che giunge a un livello mai toccato. Anche i consorzi e le cooperative sono risultate in rapida flessione (-2,4 per cento).
(ITALPRESS)