Credito di imposta per rimozione amianto: come funzionano i bonus fiscali per la rimozione dell’amianto destinati a privati o aziende.
Credito di imposta, che cos’è
Il credito di imposta è qualsiasi tipo di credito maturato nei confronti dell’erario dello Stato.
In sede di dichiarazione dei redditi è possibile chiedere il rimborso del credito di imposta, vale a dire di quei contributi versati allo stato con valore di credito. Il credito di imposta, tra le altre cose, può essere usato per compensare debiti o diminuire imposte dovute.
Nel nostro caso, parte della spesa sostenuta per la rimozione dell’amianto sarà considerata come credito nei confronti dell’erario e quindi potrà rappresentare un’ottima opportunità di risparmio sulle tasse da versare allo stato.
Credito di imposta per rimozione amianto, chi può accedere all’agevolazione
Questa agevolazione per rimuovere l’amianto è rivolta ai titolari di reddito derivante da attività esercitata in forma imprenditoriale. Questi contribuenti possono considerare le spese sostenute per le opere di rimozione dell’amianto o bonifica allo stesso modo di un credito d’imposta. L’unica condizione è che la bonifica dell’amianto sia avvenuta su territorio nazionale e sia stata completamente documentata.
I cittadini privati che vogliono avvalersi di agevolazioni per bonificare l’amianto possono avere tutte le informazioni sugli incentivi in vigore visitando la pagina: bonus rimozione amianto. In questa sede continueremo a parlare delle condizioni per sfruttare il credito di imposta.
Per accedere al credito di imposta bonifica amianto i titolari di reddito derivante da attività esercitata in forma imprenditoriale, dovranno aver realizzato la rimozione e lo smaltimento di:
- Lastre di amianto o di eternit, in qualsiasi forma
- Tubature, canali, vecchi sistemi idrici in amianto o eternit
- Contenitori, anche impiegati per il trasporto, in amianto
- Pavimenti, coperture o altri sistemi di coibentazione in eternit
Per poter accedere all’incentivo per la rimozione dell’amianto erogato in forma di credito d’imposta, il titolare dell’impresa dovrà conservare le fatture delle aziende abilitate allo smaltimento dell’amianto.
L’intera procedura di smantellamento dell’amianto dovrà essere eseguita a norma di legge in materia di sicurezza sul lavoro e tutela della salute e dell’ambiente.
Credito di imposta rimozione amianto, a quanto ammonta
Come premesso, solo parte della spesa destinata alla bonifica eternit può essere convertita in credito di imposta. Il credito di imposta rimozione amianto spetta in misura del 50% dell’intera spesa sostenuta per realizzare la rimozione e la bonifica dell’eternit.
La spesa di rimozione amianto deve essere documentata non solo con fatture ma anche con un’attestazione rilasciata da terze parti. L’attestazione può essere rilasciata da uno di questi soggetti:
- Presidente del collegio sindacale
- Revisore legale iscritto all’apposito albo
- Responsabile di CAF
Codice tributo per ottenere il credito di imposta per la rimozione di eternit o amianto
Il codice tributo da impiegare al fine di accedere al credito di imposta per la rimozione dell’amianto è 6877 così come reso noto dalla Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 109/E/2017 del 09.08.2017.
Il credito di imposta per la rimozione di amianto dovrà essere ripartito in tre rate annuali, a partire dal 2017 in caso di rimozione verificata nel 2016 e a partire dal 2018 in caso di rimozione amianto eseguita nel 2017. La possibilità di accedere al credito di imposta dovrebbe essere confermata anche per i titolari di reddito di impresa che eseguono opere di bonifica amianto nel 2018 percependo così la prima rata del credito di imposta nel 2019.