LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il governo maltese ha allentato le misure anti-Covid, ma il sindacato degli infermieri (MUMN) denuncia che il principale ospedale è in grave crisi perchè non può più far fronte all’afflusso di nuovi casi.
Negli ultimi giorni, il numero di contagi è aumentato, con una media di 640 al giorno. Malta ha 7.188 casi attivi di Covid-19 a seguito dei 530 nuovi casi e 249 guariti nelle ultime 24 ore. I nuovi casi sono stati identificati attraverso 2.754 test, con un tasso di positività del 19,2%. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri tre decessi, portando il numero totale dei decessi a 642 dall’inizio della pandemia.
“Vedendo la situazione disperata all’ospedale Mater Dei, la MUMN sta esortando il ministero della sanità a ridurre la chirurgia elettiva e ad iniziare ad agire in modo responsabile poichè l’ospedale non può continuare a funzionare con un afflusso così di casi di Covid”, ha affermato il sindacato. “L’ospedale Mater Dei è in grave crisi con pazienti positivi al covid diffusi in tutti i reparti”, ha aggiunto. La MUMN ha affermato che più di 150 pazienti Covid sono in tutti i reparti e questo pone “un alto rischio di infezioni nell’intero ospedale”.
Il sindacato ha fatto riferimento alla carenza di infermieri causata dall’enorme quantità di lavoratori in quarantena, con il risultato che diversi reparti hanno solo due o tre infermieri invece di sei.
Il sindacato ha affermato che l’ospedale Mater Dei ha sei nuove aree che sono utilizzate come reparti, compresi i corridoi, la biblioteca e la mensa del personale medico, rendendo più difficile per gli infermieri fornire cure mediche ai pazienti.
Il sindacato ha anche chiesto al ministro della Salute Chris Fearne di non vincolare la gestione della situazione a motivazioni politiche.
Nel frattempo, dopo aver resistito alle richieste di introdurre l’autotest anti-Covid, il governo maltese ha deciso di consentire il permesso dell’uso del tampone fai da te da questa settimana. Il ministro Fearne ha affermato che ciò allevierà l’afflusso di appuntamenti per i tamponi ed è in linea con l’intenzione del governo di incoraggiare l’autoregolamentazione rispetto a misure rigorose. Nonostante siano ampiamente disponibili in molti paesi dell’UE, i kit di autotest erano stati vietati a Malta, portando molte persone a fare acquisti sul mercato nero.
Il ministro Fearne ha aggiunto che alle persone vulnerabili sarà offerta una seconda dose di richiamo di vaccino e dal 13 aprile i bambini non dovranno più indossare la mascherina nelle scuole. Ha aggiunto che dal 12 aprile, la maggior parte di coloro che volano a Malta da un paese classificato come rosso avrà bisogno di un vaccino o di un certificato di guarigione che non sia più vecchio di 180 giorni, o di una PCR negativa che deve essere eseguita entro 72 ore prima del viaggio.
Il ministro della Sanità ha confermato che Malta ha stabilito un alto livello di immunità nella comunità e quindi dal 10 aprile, gli eventi in piedi all’aperto non richiederanno un certificato di vaccino e non ci sarà un limite al numero di persone che possono radunarsi in mezzo alla folla. Nel suo primo discorso alla nazione dopo essere stato riconfermato primo ministro la scorsa settimana, Robert Abela ha promesso di revocare tutte le restrizioni, lasciando alle persone la scelta di come salvaguardare il proprio benessere.
(ITALPRESS).
Covid, Malta allenta le misure ma in ospedale situazione difficile
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