Covid, in calo incidenza settimanale e intensive, in aumento l’Rt

Un set di provette nel laboratorio di analisi usato anche per le analisi da tampone dell'eventuale contagiato da Coronavirus (COVID-19). 31/03/2020, Corigliano-Rossano, Italia ( - 2020-03-31, Alfonso Di Vincenzo / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – In calo l’incidenza settimanale e l’occupazione dei posti in terapia intensiva; mentre è in aumento l’Rt medio. Questi i risultati emersi dalla Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità. Cala, come scritto, l’incidenza settimanale a livello nazionale: 197 ogni 100.000 abitanti (02/09/2022 -08/09/2022) vs 243 ogni 100.000 abitanti (26/08/2022 -01/09/2022). Nel periodo 17-30 agosto 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,92 (range 0,78-1,04), in aumento rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è stabile e sotto la soglia epidemica: Rt=0,88 (0.84-0.92) vs Rt=0.85 (0,82-0,89) al 23/08/2022. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 1,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 08 settembre ) vs 2,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 01 settembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 6,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 08 settembre) vs 7,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 01 settembre).
Tre Regioni sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, le restanti 18 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso. Cinque Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (12% vs 12%). In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (51% vs 48%), e in diminuzione la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (38% vs 40%).

foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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