“Carlo era a Roma per motivi personali, l’albergo scelto era quello in cui mi appoggio di solito e ci siamo trovati. Siamo ligi alle regole e abbiamo non parlato di Nazionale, solo scherzato sull’opportunità ma non affrontato l’argomento”. Così il sub commissario della Figc, Alessandro Costacurta, rivelando a Skysport24 i contenuti dell’incontro con Carlo Ancelotti, tra i ‘papabili’ per la panchina azzurra. “C’è una visione che potrebbe vedere Carlo come altri sulla panchina della nazionale – ha detto l’ex difensore del Milan, che proprio oggi compie 52 anni – Abbiamo dato come termine il 20 di maggio e le regole sono molto importanti. C’è stato un contatto ma ufficialmente non sulla nazionale, purtroppo abbiamo parlato d’altro”. Proprio le regole impediscono di dare un’accelerata sul nome del nuovo coach azzurro: “Non abbiamo affrontato argomenti economici e di programma, su questo le regole sono ferree. Ci sarà un nuovo incontro ma è impossibile dire quando, non possiamo avvicinarci a persone sotto contratto (con il Bayern Monac, ndr). Un nostro dipendente, Gigi Di Biagio, è ancora il ct ma vogliamo avere una rosa più ampia – ha concluso Costacurta – e aspettiamo che qualcuno si metta a disposizione”.
“La nomina del nuovo ct? La data del 20 maggio sarà rispettata. Abbiamo ancora tre impegni internazionali da disputare, il 28 con gli Emirati Arabi, l’incontro di Nizza e il 4 a Torino con l’Olanda e si tratta di incontri amichevoli, ma nel calcio amichevoli non esistono perchè che si gioca sempre con grande entusiamo e correttezza – ha aggiunto Roberto Fabbricini, commissario straordinario della Federcalcio, ai microfoni di Radio Crc – Ancelotti? Oggi sui giornali si dà spazio a questo incontro che non dico sia stato occasionale, ma Ancelotti ha un problema familiare abbastanza serio ed è a Roma per questo – ha spiegato Fabbricini – Avendo Costacurta un’amicizia forte con Ancelotti, lo ha incontrato e a questo incontro ho partecipato anche io, ma abbiamo parlato di una possibilità futura anche perchè il tecnico è ancora sotto contratto. La panchina azzurra ha ancora un appeal particolare e siamo felici di questo. Non credo che un allenatore possa a priori rifiutare un prestigioso incarico come guidare l’Italia, poi ci sono altri fattori che determinano la decisione: la voglia di lavorare nel quotidiano per esempio, ma la panchina azzurra è sempre un obiettivo per un allenatore”. “In pole non c’è nessuno: vogliamo rispettare la data del 20 maggio perchè il 28 ci sarà la partita della Nazionale, ma una graduatoria attorno alla panchina non possiamo fissarla – ha concluso Fabbricini – Vogliamo che ci sia una grande volontà di lavorare per il calcio italiano e per la maglia azzurra e certamente il nuovo ct sarà una persona di grande prestigio, dovrà avere una grande conoscenza del calcio internazionale e vogliamo che porti quanto prima la Nazionale nel ruolo che gli spetta”.
(ITALPRESS).
COSTACURTA “INCONTRATO ANCELOTTI, REGOLE FERREE”
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