Sono numerose le problematiche burocratiche che ci si trova a dover gestire in seguito al decesso di una persona. Tra queste, c’è anche la successione ereditaria, ovvero quel procedimento giuridico che comporta il trasferimento del patrimonio ereditario dal soggetto defunto ai vari successori. Con il termine di “patrimonio ereditario” si intende, invece, l’insieme dei rapporti patrimoniali trasmissibili che fanno capo al defunto nel momento in cui si verifica la sua morte.
Può succedere che tra i beni che appartengono al patrimonio ereditario sia incluso anche un libretto postale. Di cosa si tratta?
Cos’è il libretto postale
Il libretto postale è uno strumento finanziario che consente a chi ne è intestatario di mettere al sicuro i propri risparmi, depositando il suo stipendio o la sua pensione, senza correre il rischio di perdere denaro.
Come occorre comportarsi, allora, nel momento in cui viene a mancare l’intestatario del libretto postale?
Cosa fare se il libretto postale è cointestato
Un libretto postale può essere intestato a una o più persone. Nel momento in cui si verifica il decesso di uno dei cointestatari il libretto si estingue. La morte del cointestatario deve essere comunicata in forma scritta a Poste Italiane.
La prassi viene chiaramente indicata nell’articolo 11.6 contenuto nel regolamento per la sottoscrizione dei libretti postali, dove si specifica che “in caso di decesso dell’intestatario o di uno dei cointestatari, nelle more dell’espletamento della pratica di successione, il libretto viene bloccato al fine di consentire la verifica da parte di Poste Italiane della legittimazione ad agire degli eredi, ciò anche quando il libretto è cointestato a più persone con facoltà, per le medesime, ad agire disgiuntamente. In tale ultimo caso viene comunque meno, nel periodo intercorrente dalla data di comunicazione del decesso a Poste Italiane alla data di estinzione del libretto, il diritto del cointestatario superstite di disporre separatamente. Resta salva la facoltà degli eredi – congiuntamente – e del cointestatario superstite di richiedere la quota di rispettiva spettanza del saldo del libretto”.
Successione del libretto postale: i documenti da presentare
Per portare avanti la pratica di successione del libretto postale, è necessario presentare una serie di documenti presso gli sportelli di Poste Italiane. Escludendo situazioni particolari, generalmente l’elenco della documentazione include:
- L’estratto dell’atto di morte. Si tratta di un documento rilasciato dall’Ufficio Anagrafe della località in cui è avvenuto il decesso. L’estratto dell’atto di morte ha una validità illimitata e serve a dimostrare il luogo in cui si è verificata la morte, la data della stessa, oltre a includere eventuali annotazioni;
- L’atto notorio o la dichiarazione sostitutiva d’atto di notorietà. In questo tipo di documento vengono indicati i dati del defunto, quelli degli eredi nonché specifiche dichiarazioni, che possono risultare diverse in base al fatto che la successione preveda la presenza o meno di un testamento;
- Il documento d’identità del richiedente;
- Il documento d’identità e il codice fiscale di tutti gli eredi della persona defunta;
La dichiarazione di successione (Modello 4), in copia conforme all’originale, in cui deve essere riportata la dichiarazione per ricevuta dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, possono essere consegnate presso lo sportello di Poste Italiane o la copia della dichiarazione Modello 4 riportante il timbro dell’Agenzia delle Entrate o la certificazione di avvenuto pagamento dell’imposta ereditaria.
Nel caso in cui ci si trovi in presenza di una successione testamentaria, accanto alla presentazione degli atti precedentemente citati, è necessario procedere con un ulteriore adempimento. Nello specifico, occorre aggiungere alla documentazione anche il verbale di pubblicazione del testamento olografo o del testamento segreto in copia conforme all’originale mentre, nel caso di testamento pubblico, la copia conforme all’originale dello stesso atto pubblico.