PALERMO (ITALPRESS) – Da un lato il ribadire la centralità della magistratura contabile, dall’altro l’invito di massima collaborazione alla pubblica amministrazione con l’apertura, legata all’arrivo dei fondi del Pnrr, di una delicata stagione di controlli e verifiche. Questi i temi principali della relazione con cui Vincenzo Lo Presti, presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti Sicilia, inaugura l’anno giudiziario 2022.
“Per far fronte alla crisi economica indotta dall’emergenza sanitaria appare necessaria la massima oculatezza nella gestione delle pubbliche finanze, in particolare di quelle previste dal Pnrr”, spiega Lo Presti, che punta il dito contro la proroga a giugno 2023 della norma che prevede le limitazioni della responsabilità amministrativa ai soli casi di dolo grave, escludendo del tutto i casi di dolo lieve e di colpa sia grave che lieve.
Un provvedimento dettato dalla ‘paura della firmà che aleggia intorno a determinati atti amministrativi e che, secondo Lo Presti, deve piuttosto lasciare spazio al coraggio della responsabilità. “Appare evidente come ciò da un lato riduca l’area del danno risarcibile, ponendo quindi a carico della collettività le conseguenze dannose derivanti da comportamenti gravemente colposi di pubblici amministratori e dipendenti, dall’altro potrebbe indurre sensazioni di impunità e quindi una minore attenzione ione delle risorse pubbliche”, sottolinea il presidente della Corte dei conti Sicilia.
In un momento in cui uno dei temi centrali dell’agenda politico-amministrativa è la ripresa economica dalla pandemia sarebbe un errore, secondo Lo Presti, consentire la massima velocità dei procedimenti di spesa e al contempo limitare le responsabilità.
“La rapidità dell’azione amministrativa non può prescindere da un efficace sistema di controllo, pena un non efficace impiego delle risorse disponibili e lo sviamento delle stesse dalle loro finalità pubbliche -, afferma, – l’auspicio è che le prossime riforme della pubblica amministrazione tengano sempre presente che solo potenziando, e non certamente riducendo, le attività di controllo o giurisdizionali della Corte dei conti è possibile evitare o limitare lo sperpero delle pubbliche risorse”. Quindi un invito diretto ai pubblici amministratori a gestire il denaro pubblico “con la diligenza del buon pater familias”.
Lo Presti ha anche stilato una rassegna dei principali interventi della Corte dei conti nel 2021, portati a termine nonostante le riduzioni di organico e le limitazioni dovute all’emergenza Covid. Le sentenze in materia di responsabilità amministrativa sono state 126 (93 di condanna) con una riscossione di quasi 37 milioni di euro, i conti giudiziali definiti sono stati 3.977 (49 in udienza pubblica e 3.928 con decreto presidenziale di discarico), mentre le sentenze in materia pensionistica sono state 1.175 (575 di accoglimento).
(ITALPRESS).
Corte dei Conti, nel 2021 in Sicilia 93 le sentenze di condanna
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