CATANZARO (ITALPRESS) – “Una diffusa cultura alla elusione alle regole in una pubblica amministrazione permeabile alle connivenze e scarsamente incline al dovere di segnalazione e denuncia di fatti e comportamenti strumentali ad un uso corretto del denaro pubblico”. Sono le parole messe nero su bianco nella relazione del procuratore regionale della Corte dei conti della Calabria, Ermenegildo Palma, che, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Catanzaro, ha commentato le fattispecie di danno erariale accertate. “Le criticità già segnalate lo scorso anno permangono in materia di sanità e di lavori pubblici in maniera particolare”, ha evidenziato a margine della cerimonia. “L’assenteismo purtroppo continua a essere una prassi particolarmente odiosa, specialmente quando collegata a prestazioni sanitarie. La gestione commissariale della sanità ha certamente assunto delle buone iniziative, ma le iniziative vanno fatte vivere sulla struttura amministrativa e questa purtroppo si dimostra insensibile a un cambio culturale importante. Ad esempio, la gestione del patrimonio immobiliare nella zona del Cosentino è assolutamente fuori controllo perchè esistono beni presi in locazione con canoni mai rivisitati”.
Riguardo ai numeri, nel 2023 sono stati emessi 70 inviti a dedurre (+12% rispetto all’anno 2022) a fronte di 145 soggetti invitati per un valore complessivo di 91 milioni di euro. Depositati 57 atti di citazione per un importo complessivo di 40 milioni di euro, mentre le sentenze di condanna rese ammontano a 14 milioni di euro di valore. “Abbiamo avuto un turnover di magistrati che crea una situazione di stacco tra una gestione e l’altra. Le percentuali di accoglimento della domanda è il 75% complessivo, questo significa che la Procura aveva ben lavorato. Devo dire grazie a tutti i colleghi che esercitano questa funzione con serietà ed equilibrio”.
Il procuratore regionale ha ancora aggiunto: “Posso dire con assoluta certezza, senza essere smentito, che il Pnrr, principale obiettivo di un’accelerazione da parte della legislazione al fine di favorire l’eliminazione di responsabilità purchè si vada avanti, è praticamente fermo. Una delle misure che riguarda le infrastrutture presenti sul portale Calabria, su 5 miliardi e mezzo di dotazione, ha spesa zero. Non è la paura della firma che blocca l’iniziativa della pubblica amministrazione, con norme più semplici ed una propensione a una maggiore responsabilità potremmo andare avanti più serenamente a spendere tutti i soldi del Pnrr. Le norme che in questo momento regolano il processo contabile si è detto non rispondano, secondo quello che è il nostro punto di vista, a un interesse concreto ed effettivo dei cittadini”.
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