NAPOLI (ITALPRESS) – Operazione dei Carabinieri del NAS nelle province di Napoli e Salerno. Eseguita un’ordinanza di misure cautelari – emessa, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di 70 indagati. Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico e materiale, corruzione, e truffa aggravata in danno del Servizio Sanitario Nazionale.
Settanta le persone arrestate di cui 19 in carcere e 51 ai domiciliari tra cui medici dipendenti dell‘Asl 1 Napoli Centro, titolari di imprese funebri e impiegati del Comune di Napoli. Sono accusati. Le indagini hanno consentito di accertare che il sodalizio criminale ha creato una vera e propria rete composta da referenti di imprese funebri, procacciatori gravitanti nel mondo dell’invalidità civile, appartenenti a patronati, Caf, agenzie private e dipendenti pubblici.
Attraverso certificati veniva attestato falsamente il decesso presso il domicilio del defunto, mentre in realtà l’intera documentazione veniva redatta, sottoscritta e consegnata agli imprenditori funebri dal medico legale direttamente negli uffici del d.s. 24 di Napoli di via Chiatamone 33, previo il pagamento di una somma in denaro. L’illecita procedura consentiva agli imprenditori funebri di avviare tutte le procedure funerarie, comprese le cremazioni, senza eseguire il previsto prelievo del Dna, senza l’autorizzazione scritta dei congiunti del defunto e senza rispettare le competenze giurisdizionali. Certificazioni mediche, inoltre, attestavano false patrologie che consentivano ai cittadini di ottenere indebitamente il contrassegno per il parcheggio dei veicoli destinati al trasporto di invalidi.
– Foto video Carabinieri Nas –
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