ROMA (ITALPRESS) – “Lo scetticismo su AstraZeneca e la sospensione? Gli italiani sono consapevoli che il vaccino è l’unica arma straordinaria per uscire da questa situazione terribile, ci sono ancora regioni in zona rossa. Siamo costretti a misure restrittive e il vaccino è la vera e unica soluzione. Ci fidiamo delle attività regolatorie, sia Ema sia Aifa. La sospensione è segno di attenzione e monitoraggio e se vogliamo, dovrebbe aumentare il livello di fiducia. Abbiamo ripreso AstraZeneca ieri alle 15 e l’adesione è significativa. Il vaccino è la vera arma per chiudere questa stagione così complicata”. Lo ha dichiarato il Ministro alla Salute Roberto Speranza a Stasera Italia Weekend su Rete 4 che a proposito dello Sputnik dice: “Noi abbiamo creduto molto nella cooperazione europea, abbiamo deciso di comprare insieme i vaccini ed era giusto, ma poi manteniamo una nostra autonomia come ha detto Draghi. Quando le cose non vanno siamo pronti ad agire di conseguenza. L’Italia è un grande Paese e deve avere consapevolezza della propria forza. Lo abbiamo anche dimostrato con atti formali verso le aziende che non hanno rispettato gli accordi sottoscritti”. “L’Ema sta procedendo con la rolling rewiev e sarà importante vedere l’esito di questo controllo. Il punto non è la nazionalità del vaccino, ma se sono efficaci e sicuri e per questo abbiamo bisogno delle attività regolatorie, sia europea sia nazionale, che ci dicano come stanno le cose. Sé un vaccino è efficace e sicuro per me va utilizzato e sarebbe un errore non utilizzarlo, può salvare vite”.
“Gli italiani sanno che il vaccino è l’arma straordinaria da cui uscire da una situazione così difficile. Oggi abbiamo ancora tante Regioni in zona rossa e tanti contagi oltre a persone che perdono la vita. Siamo costretti a tenere misure restrittive che non consentono di vivere nella massima libertà come tutti vorremmo. Il vaccino è la vera soluzione. La stragrande maggioranza del personale sanitario si è vaccinata e lo ha fatto presto, si sta completando il percorso, analizzeremo i numeri e faremo le nostre valutazioni, ma non facciamo passare messaggi sbagliati, la stragrande maggioranza dei medici, infermieri e personale sanitario si è vaccinato e li ringraziamo. La nostra priorità è completare vaccinazione delle persone più fragili, come gli ultra ottantenni. Sei persone su dieci che hanno perso la vita avevano più di 80 anni Vaccinare loro significa salvare la vita a più persone, poi continueremo su piano anagrafico e poi cercheremo di liberalizzare il più possibile. Abbiamo convocato una riunione con il Ministro Orlando per la prossima settimana per essere messi nelle condizioni di correre con le vaccinazioni anche in azienda. La priorità di queste ore è mettere in salvo, in sicurezza i più fragili cioè gli ultraottantenni e poi quelli tra i 70 e gli 80”.
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