“Stiamo acquistando i presidi, i caschi CPAP e i respiratori portatili, ma il problema sono i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari. In due giorni, ne sono stati assunti 136. Questo è un messaggio molto importante e bello. In tutto, i medici sono 39. Fra questi, a Lodi, sono arrivate 83 unità nuove: 29 medici, 47 infermieri e 17 operatori socio-sanitari. Tra questi, 5 medici e 8 infermieri sono dell’esercito”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione lombardia, Giulio Gallera, nel corso della conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza coronavirus. “In questo caso – ha aggiunto – parliamo di assunzioni ancora ‘classiche’. Quindi o si scorrono le graduatorie o si aprono bandi per i liberi professionisti, per far sì che si cominci subito a lavorare. Abbiamo preso contatto con più medici in pensione, ma aspettiamo la norma che dovrebbe arrivare a ore”.
Il totale dei casi di coronavirus in Lombardia sono saliti a 2.251, i ricoverati 1.269, oltre ai 244 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 364 persone, che quindi si riducono rispetto al giorno prima. Crescono per fortuna le persone dimesse, che sono 376.
ha detto Gallera aggiornando i dati sull’emergenza coronavirus.
“In un solo giorno sono 126 in più – spiega – I decessi sono arrivati a 98. Cè un incremento di 25 casi tra ieri e oggi. I dati sono formali raccolti dalle aziende sanitarie e trasmessi alla nostra centrale. Si tratta per molti di questi casi di persone anziane. In gran parte si tratta di casi che riguardano l’area del lodigiano o della bergamasca”.
“Sono tanti gli ospedali che si stanno muovendo per riconvertire i reparti in reparti dedicati a Covid-19. Sono molti infatti i posti nuovi aperti nelle terapie intensive, grazie anche alle camere di risveglio delle sale operatorie. I posti per coronavirus sono diventati 321 e questo è un messaggio importante e forte” ha continuato Gallera. “Da un lato riconvertiamo posti destinati prima a altre patologie: abbiamo rallentato del 70% tute le attività di elezione. Quindi le terapie intensive vengono dedicate o alle emergenze o al coronavirus. Eravamo arrivati a dire che potevamo arrivare a 850 totale, di cui 321 dedicate a pazienti contagiati da coronavirus” ha aggiunto, sottolineando però che “il problema poi è il personale qualificato”.
(ITALPRESS).