La Fiaip punta su una decina di modifiche al Decreto Cura Italia, ritenuto un primo provvedimento, con un orizzonte di breve periodo, la cui entità dovrà essere adeguata anche a nuovi sforzi per far fronte alle esigenze di chi svolge l’attività di intermediazione immobiliare e di centinaia di migliaia di professionisti che operano nel Real estate. “Pur avendo apprezzato l’intento delle misure previste nel decreto ‘Cura Italia’, ora ribadiamo la necessità di migliorare presto e bene in Parlamento il testo del decreto Cura Italia per coprire molte lacune e venire incontro alle esigenze dell’economia reale”, sottolinea Gian Battista Baccarini, presidente della Fiaip. “I danni che le imprese del settore immobiliare, le agenzie immobiliari e i professionisti del Real Estate stanno subendo a causa della diffusione del coronavirus sono enormi e forse irreversibili. L’attuale situazione di emergenza, oltre a determinare interruzione dell’attività, con la chiusura forzata delle agenzie immobiliari, comporterà un netto arresto del volume d’affari con conseguente ed urgente bisogno di liquidità”. Per far fronte a questa situazione d’emergenza, la Federazione ha predisposto un pacchetto di emendamenti al Dl recante misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, in considerazione del fatto che nel 2020 si potrebbe registrare una diminuzione del numero delle compravendite immobiliari e un’ulteriore contrazione del mercato. Tra gli interventi proposti all’attenzione dei parlamentari e del governo, si segnalano quelli volti a tutelare la liquidità delle imprese, delle agenzie e di chi svolge l’attività di mediazione immobiliare durante la situazione emergenziale, con misure quali l’abolizione d’imposte e la moratoria dei pagamenti per il 2020: la sospensione di termini per adempimenti e pagamenti, al fine di tutelare l’occupazione nel settore, e l’esonero dai versamenti in acconto di Irpef, Ires e Irap. Viene inoltre proposto dalla Fiaip di prorogare al 30 novembre 2020 il termine del 30 giugno 2020 per il versamento a saldo delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive; e la riduzione del 50% dell’imposizione fiscale, relativa all’anno 2020, da pagarsi nel 2021, per i soggetti esercenti attività di impresa, arti o professioni in considerazione dell’interruzione forzata delle attività. Proposta anche l’estensione agli uffici del credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo 2020, oggi applicabile solo ai conduttori di negozi e chiesto l’inserimento delle agenzie immobiliari tra le categorie maggiormente colpite dal blocco delle attività al pari delle imprese turistiche. Nel pacchetto degli emendamenti Fiaip, infine, chiede interventi che semplificano adempimenti per le imprese e i lavoratori del settore come: la sospensione del termine per la fruizione delle agevolazioni prima casa e la sospensione dei versamenti delle ritenute relative alle locazioni brevi e dell’imposta di soggiorno a carico dei soggetti che svolgono l’attività di intermediazione nel settore turistico, oltre alla sospensione dei versamenti relativi ai tributi locali relativi all’imposta comunale sulla pubblicità. “Oggi – ribadisce Baccarini – non servono misure spot, è fondamentale che il Governo attui un piano shock, un vero Piano nazionale strategico in accordo con l’Europa che metta in campo almeno 100 miliardi all’anno per 3 anni, con i quali si andrebbero ad abbattere le tasse patrimoniali, una buona parte del costo del lavoro e si potrebbero fare investimenti reali in infrastrutture, sanità, scuola e ricerca”.
(ITALPRESS).
Coronavirus, Fiaip “Governo intervenga, stop tasse”
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