I casi di coronavirus Covid-19 confermati in Italia sono 1835, con un incremento di 258 rispetto all’aggiornamento dell’1 marzo. È quanto riferisce Angelo Borrelli, capo del dipartimento della Protezione civile e commissario per l’emergenza.
“Il numero di guariti è salito di 66 persone, siamo dunque a un totale di 149 guariti. L’incremento delle persone decedute è invece di 18 persone: 15 in Lombardia e 3 in Emilia Romagna. Il totale dei deceduti sale dunque a 52”, ha spiegato Borrelli.
Sui 1835 casi di persone positive al coronavirus Covid-19 in Italia, 927 si trovano in isolamento domiciliare, e dunque in forma asintomatica, mentre 742 sono i ricoverati con sintomi. In terapia intensiva si trovano invece 166 persone. I dimessi guariti salgono considerevolmente (149), mentre i decessi sono 52. Il totale dei casi è di 2036, mentre i tamponi effettuati sono 23.345, secondo quanto riferisce la protezione civile nel bollettino d’aggiornamento. Il numero di confermati dall’Istituto Superiore di Sanità è invece di 668, come informato da Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Iss. La Regione maggiormente colpita permane la Lombardia con 1254 casi totali, seguita dall’Emilia Romagna (335), Veneto (273), Piemonte (51).
Secondo la protezione civile, non si registrano casi in Valle d’Aosta, nella provincia di Trento, in Molise, Basilicata e Sardegna, nonostante sia stato confermato un caso legato a un imprenditore sardo ricoverato a Cagliari. Borrelli, prima della diffusione del bollettino, ha accolto l’arrivo di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio. Conte non ha rilasciato dichiarazioni, ma, dopo il punto stampa della protezione civile, si è riunito con il ministro della Salute Roberto Speranza e i vertici del dipartimento per fare il punto sull’emergenza sanitaria nelle Regioni. Borrelli, parlando dei pazienti in terapia intensiva, ha sottolineato che non esistono al momento criticità per i posti letto. Secondo l’Iss, che sta cercando di ricostruire le curve epidemiche, per osservare gli effetti delle misure attuate finora sarà necessario attendere ancora circa 10-14 giorni. Il caso di Roma, secondo Rezza, è legato all’epicentro della malattia, e la situazione è «apparentemente sotto controllo». (ITALPRESS).