Donne al comando in quasi 1 cooperativa su 4 (24%) in Italia nell’ultimo anno. E’ quanto emerge da un’analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative con la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi in occasione dell’8 marzo data che celebra l’importanza della figura femminile nel mondo.
Sono quasi 19 mila su un totale di oltre 80 mila le imprese cooperative gestite da donne in Italia a fine 2018, di cui il 7% straniere. Negli ultimi cinque anni – sottolinea Uecoop – i settori dove le cooperative in rosa hanno registrato la crescita più marcata sono l’assistenza sociale residenziale (+61%), l’istruzione (+18%) e la ristorazione (+40%).
I ‘capi’ donna sono passati da 17mila a 19mila con un incremento del 9% in cinque anni in particolare a Cremona (+80%), Trento (+44%), Rieti, Trapani, Cagliari e Lecce (+30%). Mentre le province dove le “coop in gonnella” rappresentano circa un terzo del totale sono Nuoro, Rieti, Sassari, Terni, Benevento, Cagliari, Ascoli Piceno, Campobasso e Siracusa.
A livello regionale – evidenzia Uecoop – l’incidenza delle donne è più alta in Sardegna con 1.065 cooperative su 3.280 imprese (32,5%), in Molise con 161 su 523 (30,8%) e in Abruzzo con 461 su 1.586 (29%).
Le prime regioni al femminile sono la Sicilia con 3.231 su 12.122 (27%), Lazio con 2.324 su 9.103 (26%), Campania con 2.064 su 8852 (23%), Lombardia con 2.023 su 10.969 (18%).
I primi tre settori cooperativi dove è più forte la presenza femminile sono l’assistenza sociale, i servizi per edifici e paesaggio e l’istruzione. Ma la rappresentanza rosa è forte anche nell’edilizia, nella ristorazione, nel commercio, nei servizi di magazzinaggio e nei trasporti.
“Il contributo delle donne alla crescita del lavoro nel settore cooperativo è strategico – conclude Uecoop – sia in termini di gestione sia per una capacità di relazione sempre più importante in un mondo che ha nelle persone il proprio cardine principale”.