Contributo d’accesso a Venezia, presentato il calendario

disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città.
“Non è una rivoluzione, ma il primo passo di un percorso che regolamenta l’accesso dei visitatori giornalieri – ha detto il sindaco Brugnaro – Una sperimentazione che ha l’obiettivo di migliorare la vivibilità della città, di chi ci abita e di chi ci lavora. La porteremo avanti con grande umiltà e con la consapevolezza che ci potranno essere dei problemi. I margini di errore sono ampi, ma siamo pronti, con umiltà e coraggio, ad apportare tutte le modifiche che serviranno per migliorare la procedura. Venezia è la prima città al mondo ad attuare questo percorso, che potrà essere d’esempio per altre città fragili e delicate che vanno salvaguardate. Il monitoraggio del flusso dei visitatori sarà costante, grazie al prezioso supporto della Smart Control Room dove riceviamo le informazioni dalle telecamere, dai sensori contapersone, dalle celle telefoniche, dall’emissione dei biglietti dei musei e dalle timbrature presso pontili ed imbarcaderi. Grazie a queste informazioni già oggi possiamo avere un quadro previsionale che ci ha consentito di individuare le giornate da ‘bollino nero’ che consentiranno di frenare il fenomeno del sovraffollamento”.
“Dagli anni Cinquanta si continua a dire che Venezia è una città che sta morendo – ha quindi aggiunto il sindaco -noi oggi ribadiamo che Venezia è una città viva, che continuerà ad essere aperta ai turisti che arrivano da tutto il mondo per visitarla, con rispetto. Ci approcciamo a iniziare un percorso reso possibile grazie all’azione amministrativa che da otto anni, grazie anche all’efficientamento del Bilancio, ci ha consentito di investire importanti risorse per risolvere un problema, quello dei flussi turistici, di cui tutti hanno sempre parlato, ma mai fatto nulla. Già dal prossimo mese di gennaio partirà una campagna di comunicazione a livello internazionale e ai cittadini per far conoscere i contenuti della sperimentazione”.
“Si tratta di una svolta rilevante nella gestione dei flussi turistici di Venezia – è il commento dell’assessore al Bilancio, Michele Zuin – Un provvedimento sperimentale che porterà ad un confronto continuo e diretto con tutte le categorie economiche e sociali per monitorare assieme gli effetti a breve e medio termine. Le esenzioni rispondono a norme di buon senso per garantire l’accesso a Venezia a chi lavora, studia, ha i propri affetti, ha esigenze sanitarie o deve recarsi per necessità nel capoluogo della Regione, che ospita tantissime funzioni amministrative. Venezia è una città accessibile, aperta, ma i visitatori, sia nazionali che internazionali, devono comprendere che serve una giusta programmazione per gestire al meglio il delicato equilibrio tra residenzialità e turismo”.
“Dopo l’approvazione del Regolamento del Contributo d’Accesso da parte del Consiglio comunale, l’Amministrazione ha lavorato per calibrare caratteristiche e tempistiche della sua sperimentazione – ha quindi spiegato l’assessore al Turismo, Simone Venturini – Il nostro obiettivo, infatti, non è di fare cassa ma di mettere a punto, primi al mondo, uno strumento in grado di individuare un nuovo equilibrio tra le esigenze di chi a Venezia ci abita, ci lavora o ci studia e chi Venezia la intende visitare e conoscere. Ci saranno aggiustamenti in corso d’opera e, una volta che la sperimentazione sarà attiva, lavoreremo con spirito inclusivo per individuare le migliori soluzioni alle problematiche che dovessero emergere. Il nostro è un approccio umile e propositivo per disincentivare il turismo giornaliero, perché il “mordi e fuggi” complica in determinate giornate la gestione dei flussi, a favore di tutti i visitatori che intendono conoscere in modo più approfondito la nostra città prendendosi il giusto tempo (almeno una notte) per entrarci in sintonia e per scoprire il suo patrimonio artistico, le sue tradizioni, il suo artigianato”.

– foto: ufficio stampa Comune di Venezia –

(ITALPRESS).

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