CONTINUA A TREMARE LA TERRA NEL CATANESE

Prima notte da sfollati per centinaia di persone dopo il terremoto che tra Natale e Santo Stefano ha colpito il Catanese. Ed intanto, mentre continua a tremare la terra, prosegue l’attività stromboliana dell’Etna.

In 370 hanno trovato ospitalita’ presso alberghi o palestre, ma in molti hanno preferito trascorrere la notte scorsa in auto, davanti alla propria abitazione inagibile, sfidando il freddo e temendo azioni di sciacallaggio.

“Abbiamo avuto 1.600 richieste di sopralluoghi da parte della popolazione – ha reso noto Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile -. Questa notte abbiamo ospitato circa 370 persone, 323 negli alberghi 45 nelle palestre e 37 in una struttura per anziani”. “La situazione feriti – ha spiegato – è tranquilla, non abbiamo feriti gravi, dieci sono stati portati in ospedale. Altre diciotto persone si sono recate con i propri mezzi nelle strutture ospedaliere ed un ultra 80enne ha riportato una sindrome di schiacciamento”.

Circa dieci famiglie sono state fatte evacuare, la notte scorsa, dalle loro abitazioni di Aci Platani, frazione di Acireale, per la presenza di una faglia lungo strada dove si trovano le loro case. La fessura nel corso della giornata, dopo il terremoto della notte tra Natale e Santo Stefano, si è allargata provocando una frattura nell’asfalto. L’evento è collegato con l’attività sismica ed eruttiva dell’Etna. Lo sgombero delle abitazioni è stato eseguito con la collaborazione di vigili del fuoco e di carabinieri della compagnia di Acireale.

Sull’Etna gli strumenti dell’Ingv hanno registrato una ventina di scosse, ma di bassa intensità.
La più forte di magnitudo 2.8 è avvenuta alle 9.01 a circa 5 chilometri a nord di Biancavilla ed è stata preceduta da un’altra di magnitudo 2.7 registrata alle ore 7.15 a circa 7 chilometri a nord-est di Adrano. Altri eventi maggiori alle ore 4.40 a Zafferana Etnea di magnitudo 2.0 e ipocentro a 2 chilometri di profondità, e su altro versante, a Ragalna, alle ore 2.18 di magnitudo 2.1 ad una profondità di 9 chilometri.

Il sisma delle 3.19 di notte del 26 dicembre scorso è considerato dall’Ingv come uno dei terremoti più energetici mai registrati sul vulcano. E continua anche l’eruzione iniziata la vigilia di Natale con un calo nell’energia. Dai crateri sommitali si alzano ancora intense colonne di gas e cenere lavica, legata all’attività stromboliana dei crateri, che non impatta, però, con l’attività dell’aeroporto internazionale di Catania che continua ad essere aperto ed operativo.

Oggi sui luoghi colpiti dal terremoto sono giunti i due vicepremier Matteo Salvini della Lega e Luigi Di Maio del Movimento Cinque Stelle. “Domani sarà dichiarato lo stato di emergenza e saranno stanziate le risorse necessarie per dare supporto ai sindaci e alle autorità locali per aiutare
le famiglie”, ha reso noto Di Maio.

E nel pomeriggio il presidente Nello Musumeci ha convocato la Giunta regionale di governo per dichiarare lo stato di calamità, con la contestuale richiesta a Roma della dichiarazione di emergenza.

 

 

 

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