Conte “Non ci accontentiamo del ritorno alla normalità”

GIUSEPPE CONTE IGNAZIO VISCO

Il piano del Governo per uscire dalla crisi economica causata dalla pandemia si delinea nel primo giorno di Stati Generali a Villa Pamphili a Roma. È lo stesso Giuseppe Conte, dapprima nel discorso inaugurale e poi nel punto stampa pomeridiano a fissare i punti cardine di quello che ambisce a varare: “È il momento di lavorare a un progetto chiaro per uscire dalla crisi – puntualizza in apertura di giornata -. Un progetto coraggioso, condiviso, e ne dobbiamo anche approfittare per tramutare la crisi in opportunità, per rimuovere tutti gli ostacoli che l’hanno frenata durante l’ultimo ventennio”. E quando parla di condivisione da un lato guarda a Bruxelles, dall’altro a Roma, soprattutto all’opposizione che ha preferito snobbare i lavori. Auspica quindi un “pieno coinvolgimento di tutte le forze politiche, sociali e produttive del Paese a cui qui tutta la settimana prossima sarà dedicata una interlocuzione serrata”. Nel pomeriggio appare più chiaro, richiamando i leader del fronte avverso a un coinvolgimento diretto. “L’opposizione – raccomanda il premier – aiuti l’Italia e convinca il blocco di Visegrad”. La porta comunque resta aperta al centrodestra. “Offriremo – precisa – una ulteriore possibilità di confronto magari al termine, in modo che possa essere addirittura più proficuo” ragionando sul fatto che il “coinvolgimento delle opposizioni è d’obbligo”.
L’attenzione di Conte resta però rivolta verso l’Europa e agli strumenti messi in campo, per cominciare al Recovery Fund, ora ribattezzato Next Generation “a favore del quale – ha sottolineato in mattinata il premier – l’Italia ha combattuto con forza e determinazione”. Anche se poi nel pomeriggio ha dovuto usare cautela sui tempi di impiego delle risorse: “Per il recovery fund – ha chiarito – serve ancora tempo”, precisando comunque che “alcuni progetti partiranno subito”. Ecco perché ritiene “importante aver un quadro definito per decidere dove allocare le risorse”. Intanto, a sentire il presidente del Consiglio, il piano di rilancio dell’economia si baserà su tre pilastri: modernizzazione del Paese, transizione ecologica, inclusione sociale territoriale e di genere.
“Non ci accontenteremo di ripristinare una
normalità – sottolinea Conte -. L’Italia era indietro nella crescita economica, vogliamo migliorare il Paese e le sue performance, non solo crescita economica ma anche sviluppo sostenibile”.
(ITALPRESS).

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