“Il comune edificio europeo sta attraversando una fase particolarmente critica. Il progetto europeo sembra avere perso la sua forza propulsiva. Paradossalmente, però, proprio nel momento in cui sentiamo affievolirsi questa forza, che ha permesso al processo di integrazione di avanzare con tanta rapidità, la complessa congiuntura storica pone davanti a noi, rappresentanti delle Istituzioni, nell’ambito dei rispettivi ruoli e delle diverse responsabilità, sfide di cruciale rilievo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel suo intervento sullo “Stato dell’Unione” durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.
“Come già in passato altri che ci hanno preceduto in corrispondenza di altrettante fasi critiche, siamo chiamati a operare uno sforzo comune, alimentato da un grande senso di responsabilità: abbiamo il compito di rilanciare il progetto europeo, facendogli riacquistare credibilità e coesione, in modo da accrescerne la sostenibilità, l’efficacia, la plausibilità”, ha aggiunto.
Per Conte “la migrazione e la ‘governance’ economico-finanziaria sono due sfide emblematiche dell’urgenza di ripristinare fiducia e solidarietà in Europa. È improcrastinabile un cambio di prospettiva sostanziale e questi principi non devono diventare preda di dinamiche divisive tra Stati Membri sui grandi temi che dovrebbero essere parte integrante del quotidiano dibattito europeo. I dissidi anche sul piano bilaterale – e in questi giorni ne abbiamo la chiara conferma – rappresentano più l’effetto che la causa di una incapacità dell’Europa di proporre soluzioni. È questa incapacità, non i dissidi, che affievoliscono la forza propulsiva del progetto europeo”.