Congresso Anief, Pacifico “A breve il punto sul nuovo contratto scuola”

PALERMO (ITALPRESS) – “In questi quattro anni abbiamo fatto e ottenuto molto: pensiamo a un inizio di doppio canale di reclutamento per assorbire il precariato attraverso il sostegno e quindi garantire ancora di più la continuità didattica, al contratto che è stato sottoscritto a gennaio che ha portato a miglioramenti economici per tutto il personale, dei diritti fino ad oggi non riconosciuti come l’aumento dei mesi di congedo per le donne vittime di violenza. Sono piccoli segni di un cambiamento, l’Anief vuole continuare in questa strada e in questi giorni andremo a fare il punto sul nuovo contratto”. Lo ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, intervistato dall’Italpress, a margine del IV Congresso del sindacato a Terrasini (Palermo).
“Questo governo ha presentato più di 8 miliardi per il rinnovo dei contratti ma non bastano, perchè l’inflazione in questi tre anni è schizzata. Noi abbiamo fatto una grande battaglia sull’indennità di vacanza contrattuale, la continueremo a rivendicare: è evidente che un contratto si firma se ci sono delle risorse”, ha sottolineato. “Abbiamo bisogno di ringiovanire la nostra scuola, annullare il GAP generazionale tra alunni e insegnanti e riuscire a essere al passo coi tempi: per questa ragione abbiamo dedicato questo congresso al 3.0, cioè all’idea di costruire una scuola del nuovo millennio, anche grazie all’intelligenza artificiale”, ha spiegato. “Voglio aprire questo quarto congresso guardando all’Europa: ieri si è insediata la nuova Commissione, è importante capire come le amministrazioni pubbliche e la scuola possano rispondere a momenti di crisi”. Ci sono “tante norme europee che nessuno sa che sono vincolanti per gli Stati membri oppure che un giudice può disapplicare le norme nazionali e applicare quelle europee. Questo è importante per la tutela dei diritti: solo nel 2023, abbiamo fatto restituire 11 milioni di risarcimento ai precari della scuola italiana, sono cifre che aumenteranno e che quest’anno raddoppieranno perchè lo Stato aumenta il numero dei precari invece di stabilizzarli”.
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(ITALPRESS).

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