Cos’è e a chi spetta il nuovo congedo di paternità, calcolo degli importi e documenti da presentare per ottenere giorni di congedo retribuiti.
In Italia oltre alle neo-mamme, anche i papà possono richiedere periodi di congedo in occasione della nascita di un figlio, si tratta del congedo di paternità.
In questa pagina troverete tutti i requisiti e le modalità di richiesta per ottenere il congedo di paternità, un periodo di assenza dal lavoro retribuito da dedicare alla cura della famiglia.
Cos’è il congedo di paternità e chi spetta
Il congedo di paternità è un periodo di astensione dal lavoro retribuito che spetta ai lavoratori dipendenti quando la famiglia si allarga: in occasione della nascita di un figlio.
Il congedo di paternità spetta, oltre ai papà biologici, anche ai papà adottivi o in fase di affidamento preadottivo.
I neopapà che potranno beneficiare del congedo retribuito sono dunque i lavoratori dipendenti che stanno per avere un figlio (genitori adottivi e naturali hanno dunque i medesimi diritti).
Come funziona il congedo di paternità
A prescindere dalla posizione professionale della madre, dal fatto che lavori o meno, anche i papà hanno diritto al congedo. È possibile ottenere due tipi di congedo: il congedo di paternità obbligatorio e il congedo di paternità facoltativo.
Quando è possibile ottenere il congedo di paternità obbligatorio?
Il congedo di paternità obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti, è stato introdotto nel nostro ordinamento dalla Riforma del Lavoro Fornero del 2012 e regolamentato con Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali D.M. 22 dicembre 2012, in via sperimentale per il triennio 2013-2015. E’ stato poi confermato dalla Legge di Stabilità 2016 e confermato per il 2017.
Grazie al congedo di paternità obbligatorio i lavoratori dipendenti hanno diritto a due giorni di congedo obbligatorio. Il nuovo congedo di paternità obbligatorio può essere richiesto entro e non oltre il 5° mese di vita del bambino.
In caso di adozioni il conteggio parte dal giorno durante il quale il bambino entra ufficialmente a far parte del nucleo familiare. Si può beneficiare del congedo di paternità obbligatorio anche in concomitanza con il periodo di congedo di maternità (durante il periodo di assenza retribuita alla neomamma) o entro i 5 mesi successivi rispetto alla data di nascita del bambino. I genitori quindi possono gestirsi i giorni di congedo autonomamente e decidere di beneficiarne insieme o durante periodi differenti.
A chi spetta il congedo di paternità obbligatorio? Spetta ai lavoratori dipendenti del settore privato e del pubblico impiego. Non spetta ai lavoratori autonomi che possono sfruttare il congedo di paternità facoltativo a determinate condizioni.
Congedo di paternità facoltativo: quanti giorni spettano e come funziona
Il congedo di paternità facoltativo consiste in due giorni di assenza retribuita dal lavoro. È possibile beneficiare di questi giorni solo in presenza di determinate condizioni.
Congedo di paternità facoltativo in caso di rinuncia della madre lavoratrice al congedo di maternità.
Il padre può beneficiare dei giorni di congedo facoltativo nel momento in cui la madre rinuncia, totalmente o parzialmente al proprio congedo di maternità. Tale rinuncia deve essere comprovata dal neopapà compilando la dichiarazione di responsabilità presente nella domanda di congedo.
Come descritto nei paragrafi precedenti, oltre all’eventuale rinuncia del congedo da parte della madre, il periodo di congedo di paternità facoltativo può essere ottenuto nel momento in cui ci si trova di fronte a determinate condizioni.
Per tutte le informazioni sui requisiti per ottenere il congedo parentale e per l’iter da seguire per formulare la richiesta (documenti necessari, a chi fare domanda, entro quando presentare la domanda di congedo parentale), vi rimandiamo alla lettura della guida: “congedo di paternità, quando spetta“.