Confronto a Reggio Calabria con Salvini “Il ponte sullo Stretto porterà sviluppo”

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Il ponte sullo Stretto quale collegamento essenziale di un unico corridoio che va da Palermo fino a Helsinki. E’ questo il tema di cui si è discusso al convegno “Palermo-Helsinki: il corridoio con il Ponte sullo Stretto per lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno d’Europa”, che si è svolto nell’Aula Magna di Ingegneria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. L’evento è stato organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria e dall’ateneo reggino.
“Il ponte sarà un’opera straordinaria. Sarà una rivoluzione come è stata l’Autostrada del Sole”, ha detto Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, intervenendo in videocollegamento. L’opera, per Salvini, “porterà sviluppo, lavoro in due terre come Calabria e Sicilia che sono agli ultimi posti per occupazione giovanile. Conto – ha continuato – che l’apertura dei cantieri serva a portare i giovani ad avere non solo lavoro ma anche speranza. La più importante opera di ingegneria italiana permetterà a tanti ingegneri, architetti, artigiani e operai di rimanere qui. Abbiamo ragionato – ha aggiunto – su come aprire scuole di formazione professionale sui territori per evitare di prendere manodopera da altre parti”.
“Il ponte sta già svolgendo una funzione di attrattore di altre infrastrutture”, ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in videocollegamento. “La mia Regione – ha aggiunto il governatore calabrese – ha ottenuto 3 miliardi per la 106 e l’argomento che mi ha consentito di convincere il governo a investire sulla 106 è stato proprio il fatto che il ponte non può essere una cattedrale nel deserto”.
“Non è solo – ha evidenziato Occhiuto – un’opera di altissima ingegneria, non solo un’opera pubblica importante ma un’opera che cambia il paradigma dello sviluppo di Calabria e Sicilia”.
“Il ponte sullo Stretto – ha detto Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina – è un’opera del territorio per il territorio. E’ una tessera del mosaico trasportistico italiano, il completamento essenziale e indispensabile del corridoio Helsinki-Palermo. Potrà anche trainare e rendere sostenibile l’ampliamento dell’alta velocità verso la Calabria e la Sicilia”.
Un dibattito incentrato proprio sullo sviluppo infrastrutturale dell’area. “Il piano di trasformazione dell’infrastruttura ferroviaria è strettamente connesso alla realizzazione del ponte”, ha detto Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rfi, parlando di “un grande piano di trasformazione che porterà la nostra infrastruttura ferroviaria a standard elevatissimi a livello europeo”.
Secondo Dario Lo Bosco, presidente Rfi, “integrare le reti di mobilità, di cui il corridoio è uno degli elementi essenziali, significa ottimizzare il progresso socio-economico, scientifico e culturale”.
Poi Aldo Isi, amministratore delegato Anas, in videocollegamento, si è soffermato sulle opere previste in Calabria e in Sicilia. “Stiamo parlando di una visione di sistema complessiva”, ha affermato, mettendo in rilievo i “trenta miliardi tra opere in corso, in progettazione e in programmazione nell’area più vicina a questa tessera del mosaico. E’ una risposta fondamentale – ha aggiunto – per un territorio che ha bisogno di evoluzione e innovazione”.
“Spesso – ha affermato Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild – si parla di questo ponte in termini di critica. Credo che sia stata l’opera infrastrutturale più criticata della storia”. Per Salini si tratta di “un’opera simbolica”. “Dimentichiamo che quando si parla di corridoio Helsinki-Palermo parliamo di un’operazione che vale più di 100 miliardi di investimento complessivo”.
Un lungo approfondimento, quindi, con tanti interventi, anche dal territorio. La Città Metropolitana e il Comune di Reggio Calabria, secondo il sindaco Giuseppe Falcomatà, vogliono recitare “non un ruolo da spettatore ma di protagonista, nella piena consapevolezza – ha detto Falcomatà – che il Ponte è un tassello, un elemento all’interno di un sistema intermodale più complesso”.
– foto xa5 Italpress –
(ITALPRESS).

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