Confermato per Imola il tris di mescole più morbide

Pirelli tyre station during the Formula 1 Grand Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna 2022, 4th round of the 2022 FIA Formula One World Championship, on the Imola Circuit, from April 22 to 24, 2022 in Imola, Italy - Photo: Florent Gooden/DPPI/LiveMedia

MILANO (ITALPRESS) – Il Mondiale di Formula 1 torna in Europa a più di otto mesi di distanza dall’ultimo Gran Premio disputato nel Vecchio Continente e lo fa proprio nella nazione, l’Italia, dove si era corsa l’ultima gara, a Monza lo scorso 3 settembre. Del resto, l’Italia è il Paese che ha ospitato più Gran Premi (105) validi per la massima competizione automobilistica, di cui 30 all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Quella che andrà in scena nel fine settimana sarà la quarta edizione del Gran Premio dell’Emilia-Romagna e del Made in Italy, denominazione utilizzata dal 2020 al 2022: l’anno scorso la gara fu cancellata a causa dell’alluvione che colpì vaste zone della regione, causando vittime e devastazioni. Per il settimo appuntamento stagionale Pirelli ha selezionato il tris di mescole da asciutto più morbido: C3 come Hard, C4 come Medium, C5 come Soft. E’ la stessa scelta prevista per lo scorso anno ma che non potè essere messa alla prova per la già menzionata cancellazione della gara: si tratterà quindi del debutto di questo tris sul tracciato emiliano, visto che la selezione del 2022 era stata composta da C2, C3 e C4.
Il tracciato di Imila non è particolarmente severo in termini di forze esercitate sui pneumatici e anche l’asfalto rimane comunque relativamente abrasivo, nonostante l’ultimo rifacimento, che riguardò circa il 70% dei quasi cinque chilometri di lunghezza, risalga al 2011. Grazie ad un utilizzo abbastanza intenso, anche in occasione del weekend del Gran Premio, il manto stradale offre un buon livello di aderenza che va aumentando man mano che le vetture girano in pista. Composta da 19 curve (10 a sinistra, 9 a destra) e caratterizzata da una significativa variazione altimetrica – trenta i metri di differenza fra il punto più alto e quello più basso – la pista ha una sede stradale piuttosto stretta e ha solamente una zona Drs, fattori che rendono i sorpassi certamente non facili. Il risultato delle qualifiche sarà quindi determinante per quello della gara: non è un caso che mai nessuno si sia imposto su questo circuito partendo oltre la quinta posizione sulla griglia di partenza e che 19 volte su 30 chi è passato per primo sotto la bandiera a scacchi è partito dalla prima fila. La scelta di avere le tre mescole più morbide sulla carta offrirà più opzioni in termini di pit-stop per una gara che, tradizionalmente, prevede una sola sosta ai box per il cambio gomme, anche perchè il tempo perso in pit-lane è uno dei più elevati di tutto il calendario iridato. Da tenere in considerazione anche l’alta possibilità di avere neutralizzazioni, un’eventualità verificatasi in più del 70% delle corse fin qui disputate a Imola. Fra le piccole modifiche effettuate recentemente al tracciato, va citata la reintroduzione della ghiaia all’esterno delle Acque Minerali, che renderà molto più penalizzante un’uscita di pista in quel punto.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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