“Il governo sembra aver accolto l’idea di iniziare a lavorare su una flat tax sull’immobiliare che noi chiediamo da molto tempo. Abbiamo chiesto negli ultimi anni che fosse prevista una cedolare secca sul reddito da locazione anche per il non abitativo. C’è un avvio annunciato dal comunicato dell’ultimo Consiglio dei Ministri sulla manovra, l’idea è di avviarla per i nuovi contratti di locazione dal 2019, è una flat tax dell’immobiliare, ovvero di un tipo di reddito particolare rispetto agli altri e che va trattato diversamente, perché questo reddito oltre ai costi ha anche un costo fisso che è aumentato moltissimo in questi ultimi anni che è l’Imu-Tasi”. Queste le parole del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, nel corso del convegno “La flat tax come corsa a tappe”.
“Nel 2011 la componente fiscale di quella manovra è stata basata quasi esclusivamente sugli immobili, infatti è stata aumentata fortemente la tassazione che colpisce molto anche i negozi, gli uffici, i capannoni. Noi – aggiunge – continueremo con riferimento alla manovra a dare spunti e suggerimenti al governo e al Parlamento affinché ci possano essere altre misure di detassazione del settore immobiliare che è un comparto che ha la necessità di interventi per il suo rilancio dopo una grande crisi”.