“È il momento senza se e senza ma di dare immediate e agibili risposte al nostro tessuto economico produttivo, soprattutto per quella piccola e media impresa che rappresenta l’ossatura portante del prodotto interno lordo dell’intero paese e ancora di più al sud e in Sicilia. Oltre l’emergenza sanitaria che conta già drammaticamente le proprie vittime c’è il rischio che tra qualche mese quella economica ne metia ancora di più, straripando in emergenza sociale e occupazionale”. Così in una nota Confapi Sicilia.
“La politica – sottolinea Confapi Sicilia – deve fare certamente la propria parte, pur apprezzando l’azione dell’intero Governo Regionale siciliano, presieduto da Nello Musumeci, per quello che è in suo potere fare in materia delegata, e che già sta facendo in autonomia, bisogna prima di tutto che la stessa politica abbia la forza, oggi e per sempre, di vincere l’annoso braccio di ferro con il sistema burocratico. Questa è la sfida più importante che attende al varco la politica, sia regionale che nazionale, senza un vero cambiamento di paradigma culturale, dell’apparato burocratico dello Stato oltre gli interventi economici necessari in questo momento, il nostro paese non potrà mai avere lo slancio necessario per rialzarsi”.
“Bisogna riformare il concetto di bancabilità, non si puo’ continuare a prestare denaro solo a chi già ce l’ha ai così detti soggetti ‘bancabili’ – ribadisce con forza il vice presidente, Ugo Piazza -. Il vero problema è che da qui a breve se l’emergenza sanitaria continua nel nostro sistema economico non ci saranno più soggetti ‘bancabili’. Tutto questo non basta, bisogna garantire liquidità immediata anche ai lavoratori. Importante tenerne conto soprattutto ora che la Regione Siciliana ha sbloccato importanti aiuti per imprese e lavoratori. Come Confapi ci aspettiamo dall’Irfis segnali di grande responsabilità e innovazione nella gestione dei 30 milioni di euro affidati”.
“Sburocratizzare il sistema degli aiuti e garantire liquidità alle imprese e lavoratori significa far ripartire i consumi, sostenere i livelli occupazionali recuperare la sfiducia che, ormai fanno vedere a tutte le pmi e i cittadini, il sistema politico e bancario come ostacoli da superare e non come veri protagonisti e alleati di riforme per ripartire”, aggiunge la presidente Dhebora Mirabelli, invitando la Regione Siciliana e tutti i suoi abitanti a soffermarsi sulle riflessioni contenute nella “Lettera aperta del Presidente Nazionale di Confapi Maurizio Casasco al Premier Conte”, che indica sei punti di criticità e le soluzioni.
(ITALPRESS).