ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale del Lazio ha concluso la discussione generale sulla proposta di legge n. 346 del 10 ottobre 2022 (“Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2022 e modificazioni di leggi regionali”). Dopo la replica della Giunta, con l’intervento dell’assessora regionale Valentina Corrado, il vicepresidente del Consiglio, Devid Porrello, ha aggiornato la seduta a lunedì 7 novembre, con inizio previsto alle ore 14,30. In apertura di seduta, è stata data comunicazione della nomina a consigliere regionale di Paolo della Rocca (Fratelli d’Italia), che prende il posto della sua collega Chiara Colosimo, eletta alla Camera dei Deputati.
Prima dell’intervento finale dell’assessora al Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa, hanno preso la parola sette consiglieri regionali di opposizione e, per la maggioranza, la presidente del gruppo del Partito democratico, Marta Leonori. Tutti gli interventi dei consiglieri dell’opposizione di centrodestra sono stati molto critici nei confronti del provvedimento presentato dalla Giunta regionale.
Il vicepresidente del Consiglio regionale, Giuseppe Emanuele Cangemi (Lega), ha sottolineato come l’esame del collegato rappresenti anche un momento di analisi del lavoro fatto dalla Giunta regionale, “un lavoro deludente – secondo Cangemi – soprattutto da parte di alcuni assessori. Vi è stato un silenzio assordante su alcuni temi, come quelli legati al covid o alla questione delle mascherine”. Per il vicepresidente “il giudizio passa ora agli elettori, che non potranno non valutare i fallimenti della Giunta Zingaretti”.
“Fallimentare” è il termine usato anche da Fabrizio Ghera (FdI) per riassumere il bilancio della seconda consiliatura di Zingaretti. “Sarebbe stato opportuno lasciare alcune scelte alla prossima Giunta che scaturirà dalle elezioni”, ha aggiunto il capogruppo di Fratelli d’Italia, il quale ha anche motivato la scelta di non presentare emendamenti “per non prolungare oltre modo quella che è stata definita una agonìa”. Ghera ha definito “un’zione di forza questo provvedimento, che contiene anche misure importanti ma non tutte urgenti e che fa perdere agli elettori del Lazio due mesi”. Critica anche Laura Corrotti (FdI), che ha parlato di “ultimo atto di una commedia di un presidente che ha fatto solo l’attore, forse non protagonista, con personaggi minori e che ha scritto la pagina più brutta di questa amministrazione. Questo atto – ha aggiunto Corrotti – è stato portato volontariamente a fine commedia, perché serviva per la trattativa sul campo largo. Questa volta vi siete superati, ci chiedete di discutere una legge con decine di articoli da voi ritenuti importanti ma in questo documento di urgente e indifferibile non c’è quasi nulla”.
“Un atto che non contiene materie improcrastinabili”, ha esordito Giuseppe Simeone (FI), “ci sono tentativi di recuperare il tempo perduto, una pratica che avete usato spesso, ma non è il testo con cui si vanno a colmare le lacune sul piano legislativo. Più di 60 articoli per colmare 10 anni di nulla, inserendo norme e normette scollegate tra loro”, ha aggiunto Simeone. Sergio Pirozzi (Lega) ha ricordato all’Aula alcuni provvedimenti approvati durante questa legislatura, come quello per i comuni colpiti dal terremoto, ma ha lamentato l’inerzia della burocrazia: “Ancora oggi non c’è il bando e non aver dato seguito a una legge che riservava una porzione dei fondi europei per sostenere quei comuni interni del Lazio, ancora al palo, vuol dire che abbiamo perso una grande opportunità”, ha detto l’ex sindaco di Amatrice. Infine, Pirozzi ha illustrato il suo unico emendamento, riguardante la raccolta di legname negli alvei dei fiumi, “perché quando torneranno le piogge potremmo ritrovarci ad affrontare nuove emergenze”, ha detto.
Pasquale Ciacciarelli (Lega) ha dichiarato che “questo provvedimento stravolge molta legislazione, francamente sarebbe stato meglio evitarlo. Zingaretti è scappato dalle sue responsabilità e chiudiamo la legislatura con troppe questioni irrisolte. Penso al fallimento del Piano rifiuti, alla riduzione dei presìdi ospedalieri, al fallimento delle case della salute, al mancato sostegno alle imprese che hanno preferito investire altrove”. Sulla stessa lunghezza d’onda Massimiliano Maselli (FdI), che ha parlato di “provvedimento che arriva in zona cesarini: 62 articoli che toccano tutti i temi di questa Regione. Dall’ambiente, al turismo, all’urbanistica, all’edilizia residenziale pubblica: la Giunta utilizza quest’ultimo treno per mettere insieme una serie di norme raffazzonate e confuse. Unica norma interessante è quella sul trasferimento di poteri a Roma capitale, condividiamo lo spirito, ma non andava inserita in questo calderone. Stesso trattamento va riservato ai comuni capoluogo”.
Per la maggioranza, è intervenuta la capogruppo Pd, Marta Leonori, la quale ha sottolineato come il “Consiglio regionale abbia dovuto lavorare in questi cinque anni in una situazione straordinaria, soprattutto a causa dell’emergenza del Covid. Siamo stati un’eccellenza a livello nazionale nelle azioni di contrasto alla pandemia e nel sostegno ai cittadini. Da quell’esperienza, dalla verifica della debolezza del sistema sanitario abbiamo preso spunto e abbiamo deciso di puntare buona parte delle risorse del Pnrr su questo settore. Con questo provvedimento concludiamo il lavoro di questi cinque anni, in cui abbiamo approvato molte riforme importanti. Un lavoro fatto sempre con l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini”.
A chiudere la discussione generale è stata la replica dell’assessora al Turismo Valentina Corrado: “Nel dibattito l’opposizione non ha tenuto abbastanza conto dell’attività della Giunta – ha spiegato – attività che ha dato risposte concrete, anche nell’emergenza causata dalla pandemia. Solo per parlare del mio assessorato, c’è stato un importante cambio di passo nella strategia di promozione turistica con la nuova legge, un piano marketing importante, con uno spot andato in onda ovunque e la realizzazione di serie televisive trasmesse nei cinque continenti. Ma penso anche alle misure per i piccoli Comuni, agli otto milioni per prevenire il dissesto idrogeologico nei comuni montani: alle polemiche sterili rispondiamo con gli atti concreti e anche in questo collegato troviamo norme importanti per sostenere i cittadini alle prese con il caro bollette”.
(ITALPRESS).
Conclusa la discussione generale sul Collegato
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