CON IL NUOVO JIMNY IN GIRO PER LA COSTA SMERALDA

La generazione di “Sapore di mare” ha sempre sognato il Suzukino. Fin dal suo debutto, nell’aprile del 1970, questo fuoristrada, compatto e leggero, è stato il capolavoro della tecnologia 4×4 Suzuki. Sottoposto, in quegli anni, alle prove più dure di resistenza, anche sulle sabbie vulcaniche del mitico monte Fuji, il Jimny, presentato oggi  in Costa Smeralda completamente rinnovato, giunge dopo 50 anni alla quarta evoluzione  e rappresenta un pronipote all’avanguardia del mitico antenato con la capote in tela a chiusura lampo. La Suzuki è il primo produttore al mondo di autoveicoli nel segmento A e B, il secondo per la produzione di veicoli ibridi e l’ottavo nella produzione di autoveicoli. Detiene l’11% della quota di mercato dei 4X4 nel mondo, il 39% a livello europeo ed il 45% in Italia.Da gennaio ad agosto del 2018 le sue vendite, in un mercato globale sostanzialmente fermo, sono cresciute del 3,36%, ed anche la quota di mercato in Italia cresce, rispetto a gennaio, di mezzo punto percentuale.
Dal 1970 ad oggi sono stati venduti 2,85 milioni di Jimny in 191 nazioni, in Italia le vendite sono state stabili nel tempo,  oltre 80.000 unità negli ultimi 20 anni. Suzuki ha creato con Jimny un off-road vero, duro e compatto nel quale la nuova tecnologia viene introdotta di serie. Quattro cilindri e 1,462 cc di cilindrata forniscono maggiore coppia a tutti i regimi, in particolare ai bassi, migliorando le performance in fuoristrada rispetto al precedente propulsore di 1,300 cc.; ha dimensioni complessive compatte, mantenendolo unico fuoristrada sotto i quattro metri, con una riduzione del peso del 15% che contribuisce a migliorare l’efficienza. Più sicuro della precedente versione grazie ai 6 airbag ed ai sistemi di guida assistita. Inoltre ammortizzatore di sterzo, miglioramenti nelle dimensioni e nella capienza ed accessibilità del vano carico, schermo touch da 7″, connettività smartphone, e sistema di guida semiautonoma che comprende: attento frena, guida dritto, resta sveglio, occhioallimite e non ti abbaglio.
Scendendo dai 700 metri del monte Pino abbiamo provato l’efficacia del HDC Hill Descent Control (Allgrip pro) che si inserisce con un tasto ben in vista. Inoltre, quando due ruote diagonalmente opposte perdono trazione, il sistema di controllo di trazione LSD frena automaticamente le ruote che stanno slittando per ridistribuire la coppia alle altre due, permettendo al veicolo di riguadagnare trazione. Questo sistema permette a Jimny di districarsi sulle superfici più scivolose e su strade accidentate con condizioni differenti tra le diverse ruote.
Veloce il passaggio, anche in marcia, fra le due ruote motrici della trazione posteriore alle quattro dell’integrale, mentre ci dobbiamo fermare per inserire e disinserire le ridotte. Facili da usare  e a portata di guidatore le leve dei comandi. La potenza e la coppia migliore delle precedenti versioni la verifichiamo anche in una cava dove un percorso abbastanza hard ci consente di capire cosa può fare questo Jimny per il quale pendenze elevate e terreni difficili, dopo una notte di pioggia, non hanno costituito un problema.
Impeccabile nel twist, la coppia, ripartita sulle due ruote con aderenza, ci fa “ballare” quanto basta. Jimny migliora la performance anche su strade asfaltate, lo abbiamo potuto verificare nelle tappe di trasferimento fra Porto Cervo e Arzachena, grazie  ad una maggiore rigidità torsionale del telaio che garantisce una guida più confortevole e stabile. Peccato che non esista, per la filosofia dell’ultra ottuagenario On.le Suzuki, anche una versione diesel. Quattro sono stati i miglioramenti che ci hanno colpito nella guida, essenziali per un buon fuoristrada: i tre angoli, 37° attacco, 28° dosso, 49° uscita, l’altezza da terra di 21 cm, per cui il “fondo” del Jimny non tocca mai, le sospensioni ad assale rigido con tre punti di ancoraggio e molle elicoidali con barra stabilizzatrice e diametro maggiorato, il telaio a traliccio e la sicurezza dell’allgrip pro che lo rende protagonista nell’off-road.
In vendita un’unica versione top, tutto di serie, dai fari fendinebbia ai cerchi in lega da 15″, specchietti riscaldati e regolabili elettricamente, climatizzatore automatico, sistemi di guida semiautonoma e 6 airbags. Prezzo da 22.500 euro, con 400 euro in più per il bicolore e 1.500 euro per il cambio automatico. Porte aperte per il lancio in Italia il 29 e 30 settembre.

 

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