Come scorporo l’Iva da un importo? È una domanda piuttosto comune, che include una risposta abbastanza semplice. Tuttavia, se non sai cosa fare per scorporare l’imposta sul valore aggiunto dal valore lordo, sei nel posto giusto: vedremo dunque come effettuare questo procedimento in maniera corretta, per poter ottenere la base imponibile (cioè, il valore su cui puoi viene calcolata l’Iva e, dunque, l’importo di un prodotto o di un servizio al netto dell’Iva).
Come si scorpora l’Iva
L’operazione di scorporo dell’Iva può essere effettuata in tre semplici passaggi consequenziali. Vediamo uno per uno:
- si individua il prezzo lordo, ovvero il prezzo che generalmente include anche l’Iva. Individuare questo valore è molto semplice, visto e considerato che è il prodotto al quale compri prodotti e servizi, o l’ultimo valore che compare nella fattura;
- si trova quale sia l’aliquota di riferimento Iva per quel prodotto o servizio. Nella maggior parte dei casi l’Iva applicata sarà pari al 22%;
- si applica la formula per individuare l’importo scorporato, mediante una semplice proporzione: valore lordo / 1 + aliquota Iva.
Esempio scorporo Iva
Per poter chiarire ulteriormente quanto sopra abbiamo già riassunto, procediamo con un facile esempio, immaginando di avere acquistato un prodotto che costa 200 euro, e sul quale sappiamo che l’Iva è al 22%. Quale è il prezzo del prodotto al netto dell’Iva?
Per scoprirlo non dovremo far altro che applicare la formula:
200 / 1,22 = 163,93 euro
Da quanto sopra ne deriva che il prezzo al netto di Iva, di un prodotto che ha Iva al 22% e che costa 200 euro, è di 163,93 euro.
Se poi vuoi avere una riprova della correttezza di questi calcoli, non ti rimane altro da fare che compiere l’operazione inversa, ovvero calcolare il 22% di 163,93 euro (circa 36,07 euro) e aggiungerlo alla base imponibile, per ottenere – appunto – 200 euro.
Aliquote Iva
Attento, però: non sempre l’Iva applicata a un prodotto è del 22%. Esistono infatti altre aliquote, più vantaggiose, riservate a specifiche categorie di prodotti, come il 10% e il 4%.
Naturalmente, in questi casi non dovrai più dividere il prezzo del prodotto per 1,22 ma – a seconda dei casi – per 1,10 o per 1,04. Facile, no?
Cosa non devi fare
Molte persone continuano a commettere dei grossolani errori nello scorporo dell’Iva, perché procedono con la più tradizionale formula dello sconto. In altri termini, molti sottraggono l’Iva dall’importo finale, dimenticandosi però che l’Iva è calcolato su una base imponibile al suo netto, e non certamente sul valore lordo.
Per condividere in termini più chiari quello che abbiamo appena anticipato, cerchiamo di capire gli effetti di questo errore tornando al nostro esempio.
La formula dello sconto prevede che sottrarre – erroneamente – l’Iva dal prezzo del prodotto che costa 200 euro porti a una Iva presunta di 44 euro (il 22% di 200 euro), contro l’Iva di 36,07 euro che è invece stata correttamente calcolata nell’esempio precedente.
La differenza è notevole: circa 8 euro di differenza tra le due metodologie di calcolo!
Se poi vuoi comprendere la natura dell’errore, ti basta effettuare il calcolo inverno. Se infatti calcoli il 22% di 156 euro, ovvero dell’importo della base imponibile calcolata in maniera errata qui sopra, otterrai 34,32 euro, che sommati a 156 euro conducono il prezzo finale del prodotto a 190,32 euro.
Insomma, 156 NON è il prezzo al netto di Iva.
Speriamo che queste brevi spiegazioni ti siano stati utili per poterti mettere al riparo dai più comuni errori nel calcolo della formula di scorporo dell’Iva, andando in questo modo a prendere maggiore dimestichezza con un’operazione semplice ed efficace, che ti permetterà, in pochi istanti, di poter conteggiare correttamente il valore al netto e al lordo di Iva di tutti i prodotti.