Come richiedere l’indennità di maternità: quanto vale l’indennità, come richiederla e chi può presentare la richiesta. Insieme all’indennità di maternità, potrebbe interessarvi il bonus maternità.
Indennità di maternità, Cos’è e a chi spetta
L’indennità di maternità è un integrazione salariale sostitutiva della retribuzione che viene pagata dall’Inps alle lavoratrici per il periodo di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità.
Compete in particolare a:
- Tutte le lavoratrici dipendenti quali apprendiste, operaie, impiegate, dirigenti)
- Alle lavoratrici agricole che hanno prestato la propria attività per 51 giornate nell’anno precedente quello di inizio dell’astensione per maternità
- Alle lavoratrici domestiche che hanno 26 contributi settimanali nell’anno precedente l’inizio dell’astensione per maternità
- Alle lavoratrici Lsu o Apu (attività socialmente utili o di pubblica utilità).
Quanto dura l’indennità di maternità?
La suddetta indennità viene corrisposta per un periodo complessivo di cinque mesi e comprende:
- 2 mesi che precedono la data presunta del parto e il giorno dell’evento
- 3 mesi dopo il parto
- In caso di parto prima della data presunta, i giorni compresi tra la data effettiva e la data presunta si sommano ai 3 mesi dopo il parto;
- In caso di parto dopo la data presunta, sono pagati anche i giorni compresi tra la data presunta e la data effettiva
Quanto vale l’assegno di maternità?
L’assegno erogato è pari all’80 per cento della retribuzione giornaliera percepita nell’ultimo mese di lavoro maggiorata dei ratei di 13ma e di eventuale 14ma.
Indennità di maternità, la domanda
Per accedere all’assegno di maternità bisogna presentare la domanda al proprio datore di lavoro per poi trasmetterla telematicamente alla sede Inps di residenza
Entro il settimo mese di gravidanza la lavoratrice dovrà presentare all’INPS, per via telematica, la domanda di astensione dal lavoro.
Per quanto riguarda l’assegno di maternità, essa va richiesta entro il termine di un anno dalla fine del congedo di maternità; diversamente, il diritto all’indennità si perde.
Va compilato il modello Mod.Mat. SR01 automatizzato reperibile sul sito internet www.inps.it nella sezione modulistica online.
La domanda non va spedita per posta ne tantomeno per raccomandata con avviso di ricevimento, va trasmessa da un ente di patronato il quale provvederà a fornire tutta la documentazione in modalità automatizzata
Indennità di maternità, quali documenti occorrono?
- Certificato medico di gravidanza rilasciato dal medico dell’Asl con la data presunta del parto
- Documento di identità valido.
- Una copia della domanda dovrà anche essere consegnata al datore di lavoro.
- Entro 30 giorni dalla data del parto la lavoratrice dovrà inoltre consegnare al datore di lavoro il certificato di nascita del figlio o una dichiarazione sostitutiva.
Indennità di maternità, visite prenatali
Le lavoratrici in gravidanza possono beneficiare di permessi retribuiti per effettuare esami prenatali, accertamenti clinici, visite mediche specialistiche, qualora risultaasse impossibile eseguirlial di fuori dell’orario di lavoro.
I permessi sono a carico del datore di lavoro. In tal caso le lavoratrici dovranno presentare apposita istanza e, successivamente, la relativa documentazione giustificativa che attesti la data e l’orario di effettuazione degli esami.
Permessi allattamento
Fino a un anno di vita del nascituro e per i soli giorni di presenza al lavoro, la lavoratrice potrà beneficiare di 2 ore di riposo giornaliero per allattamento oppure di 1 ora se l’orario di lavoro è inferiore alle 6 ore giornaliere. Se si tratta di parto plurimo i riposi raddoppiano
Per le relative ore di assenza il datore di lavoro dovrà anticipare ogni mese una indennità a carico INPS pari alla mancata retribuzione.