Una delle prime regole per essere felici è imparare a decifrare le emozioni positive e trasformare tutto ciò che è negativo in qualcosa di positivo.
A tale scopo, un valido esercizio potrebbe essere quello di osservare ed annotare tutti gli elementi positivi di cui ci circondiamo: suoni, profumi, oggetti, persone, animali, comportamenti e i dettagli, anche quelli più banali; annotare inoltre gli aspetti comuni, gli eventi, anche quelli non propriamente speciali, ma apprezzati e vissuti a fronte di scelte, obblighi o sacrifici. Non è eliminando i problemi che saremo felici, ma imparando a conviverci prima e a risolverli dopo. Il modo giusto per farlo è quello di accettare la realtà.
Accettare la realtà non significa subirla passivamente. Accettare la realtà implica un modo attivo e costruttivo di viverla. Il grande Roberto Benigni, a proposito della felicità, cita testualmente: “Cercatela, tutti i giorni, continuamente. Ce l’hanno data in dono quando eravamo piccoli. Ce l’hanno data in regalo, ed era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto come fanno i cani con l’osso… E molti di noi lo fanno così bene che non si ricordano dove l’hanno messo. Ma ce l’abbiamo, ce l’avete. Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima. Buttate tutto all’aria. I cassetti, i comodini che avete dentro. Vedrete che esce fuori. C’è la felicità. E anche se lei si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei.”
Felici se… sappiamo costruire
La felicità è uno stato emotivo di base e una singola emozione transiente, come possono esserlo gioia, estasi e tristezza. Gli stati emotivi di base si costruiscono a poco a poco, pezzettino per pezzettino, in modo da poter ottenere un equilibrio stabile e duraturo.
Per costruire la felicità sono necessarie alcune piccole abitudini quotidiane e due semplici raccomandazioni:
1. Essere felici con gratitudine
Gratitudine non significa solo ringraziare o adulare. La gratitudine è un’emozione che si rivolge a tutto. Si può provare gratitudine anche solo per l’esistenza del sole, per l’amicizia, per le meraviglie della natura o l’amore per gli animali. Esprimere gratitudine è una delle strategie più efficaci in assoluto per sentirsi felici; gli studi e le ricerche nel campo della psicologia e delle scienze sociali hanno dimostrato che la gratitudine è positivamente correlata a risultati concreti, quali la soddisfazione, la vitalità, la felicità, l’autostima, l’ottimismo, la speranza, l’empatia e la volontà di fornire un supporto emotivo e tangibile anche per gli altri.
2. Mindfulness
Mindfulness significa “pienezza della consapevolezza”. È una totale percezione del presente, equivale a prestare attenzione, ma in un modo particolare: con intenzione al presente, in modo non giudicante. Si può descriverla anche come di un modo per coltivare la sola presenza di vivere il momento, al qui ed ora. La capacità di focalizzarsi sul presente è fondamentale per iniziare ad essere felici; in questo modo siamo in grado di lasciar andare tutto ciò che non riguarda il momento che stiamo vivendo senza esserne coinvolti psicologicamente ed emotivamente. L’uomo, pur avendo a disposizione ricchezze e beni materiali, in piena libertà, non è felice se non si sente in pace con se stesso; non è soddisfatto di quello che è, di ciò che ha, di quello che può offrire al prossimo; si è felici quando si dona, quando si ama, quando si comprende chi ci è di fronte, quando si tollera il diverso e quando si agisce coscientemente e onestamente!
“L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione sine qua non di piccole e intermittenti felicità” (E. Montale).