Quella dei tatuaggi non è solo una moda. Dietro i tattoo si nasconde una vera e propria arte dalle origini antichissime, risalenti addirittura al III millennio a.C. È opinione diffusa tra gli antropologi che questa arte sia nata in maniera del tutto indipendente nelle varie latitudini del mondo, inizialmente come pratica sciamanica e terapeutica, successivamente con connotazioni di carattere religioso o sociale. Nel corso dei secoli l’arte del tatuaggio ha poi conosciuto diverse vicissitudini, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Per molte persone abbracciare questa pratica significa anche porre le basi per un vero e proprio mestiere, per l’appunto quello del tatuatore. Ma quale percorso bisogna seguire per intraprendere questa professione? Lo scopriremo nei prossimi paragrafi.
Imparare a tatuare
Come diventare un tatuatore? È una domanda che molti appassionati di questa arte si pongono. Il primo elemento necessario per poter diventare tatuatore è certamente la passione per il disegno. Per poter realizzare tatuaggi è quindi importante essere capaci di disegnare e di conoscere le tecniche di illustrazione. Chi desidera abbracciare il mestiere di tatuatore può perciò iniziare a esercitarsi disegnando da solo sulla carta. Si tratta di un ottimo esercizio per acquisire abilità nel disegno a mano libera, riuscendo nel contempo a creare uno stile personale.
Frequentare una scuola per tatuatori
Dopo aver appurato che si possiedano sufficienti capacità nella pratica del disegno e dell’illustrazione, per cimentarsi nella realizzazione di tatuaggi in maniera professionale è tuttavia necessario frequentare specifiche scuole per tatuatori. Solo un corso appositamente focalizzato su questo mestiere può infatti consentire di acquisire le competenze fondamentali per intraprenderlo nel migliore dei modi.
I corsi per tatuatori permettono di imparare a usare tutti gli strumenti necessari, dagli aghi agli inchiostri. Consentono di affinare le tecniche di disegno, ottimizzandole per la realizzazione sulla pelle. Aiutano inoltre a conoscere come trattare nel modo corretto la cute, così da evitare problematiche. Offrono infine una visuale completa sulla normativa da rispettare per svolgere il lavoro di tatuatore.
Il praticantato per diventare tatuatore
Come in ogni mestiere, anche nel caso del tatuatore la pratica è un punto cruciale. Dopo aver concluso gli appositi corsi per prepararsi al mestiere, il passaggio successivo per intraprendere questa carriera è cercare di fare esperienza sul campo. L’ideale è quindi di svolgere un periodo di formazione presso un studio di tatuatori. Una volta acquisite esperienza, competenza e manualità, si può pensare alla ipotesi di svolgere la professione in maniera autonoma, aprendo una partita IVA.
Le opzioni possibili in tal caso sono due. Si può decidere di intraprendere delle collaborazioni con diversi studi. La seconda alternativa è invece quella di assumere le vesti di vero e proprio imprenditore, aprendo uno studio personale in cui ricevere la propria clientela.
Cosa rischia un tatuatore abusivo
Come abbiamo anticipato, per poter diventare tatuatore professionista occorre frequentare dei corsi specifici che permettono di abilitarsi al mestiere. Senza questo requisito fondamentale non si può abbracciare la professione in maniera ufficiale e legale. Anche uno studio deve essere regolamentato, con tanto di licenza e di permesso. In caso contrario, si diviene tatuatori abusivi.
Svolgendo il mestiere senza adeguarsi alla normativa si rischia di incorrere in denunce o in sanzioni molto pesanti, che possono comportare anche la cessazione definitiva dell’attività.
Oltre che capacità e passione per il mestiere, per diventare un tatuatore serio e professionale, ci vuole quindi buonsenso. Il rispetto delle regole è un punto essenziale che contribuisce a fare la differenza.
Quanto guadagna un tatuatore?
Svolgere il mestiere di tatuatore può risultare molto remunerativo in taluni casi. Oltre alla bravura e alla capacità di gestire i clienti, determinante è anche lo spirito di iniziativa, soprattutto se si decide di intraprendere la professione in maniera autonoma. Un altro elemento importante è la voglia di continuare a formarsi, seguendo corsi di aggiornamento. Un mix di questi aspetti può permettere al tatuatore di ottenere anche guadagni di un certo rilievo.