Quella della notaio è una professione che affonda le sue radici molto indietro nel tempo. Si tratta di un’istituzione originariamente italiana. La professione, con le funzioni che gli sono attribuite attualmente, nasce nell’Italia longobarda, riprendendo il nome del “notarius”, una figura risalente alla Repubblica romana che svolgeva tuttavia funzioni del tutto distinte.
Oggi come oggi, sono le diverse le persone desiderose di abbracciare questa professione. Ma non tutti hanno le idee chiare su quale sia il percorso da seguire per raggiungere l’obiettivo. Vediamo allora come diventare notaio.
Il percorso per diventare notaio
Per poter abbracciare la carriera notarile, occorre nell’ordine
- conseguire il diploma di laurea in Giurisprudenza;
- esercitare il praticantato notarile per un periodo non inferiore a 18 mesi;
- superare il concorso pubblico per l’esercizio della professione, che viene di solito bandito ogni anno.
Siamo quindi di fronte a un percorso piuttosto lungo e articolato che, oltre alla passione, richiede dedizione e molto studio.
Praticantato notarile: come funziona
Il primo elemento da cui occorre partire per poter esercitare la professione di notaio è il conseguimento della laurea in Giurisprudenza. Per intraprendere questo lavoro è opportuno avere una particolare passione per il mondo del diritto, in special modo il diritto di famiglia, quello commerciale e quello societario.
Per abbreviare le tempistiche, il praticantato notarile, che corrisponde a un periodo di tirocinio, può eventualmente iniziare già a partire dall’ultimo anno di Università. Il praticantato dura un minimo di 18 mesi e, per poterlo svolgere, il candidato deve possedere questi requisiti:
- cittadinanza italiana o in uno dei paesi appartenenti all’Unione Europea;
- laurea in giurisprudenza conseguita in una Università italiana o in una Università straniera con titolo equivalente riconosciuto;
Dopo aver concordato l’inizio del tirocinio con uno studio, per l’aspirante notaio è necessario perfezionare l’iscrizione nel registro dei praticanti presso il Consiglio Notarile locale.
Le pratiche burocratiche successive prevedono che il praticante presenti periodicamente un certificato firmato dal notaio presso il quale sta svolgendo il tirocinio. Il certificato è necessario per attestare l’effettivo svolgimento della praticantato.
L’accesso alla professione di notaio è aperto anche a chi è già avvocato nonché ai funzionari dell’ordine giudiziario. In tal caso, il praticantato si riduce a soli otto mesi.
Il concorso pubblico
Dopo aver concluso il periodo di praticantato, l’aspirante notaio deve superare un concorso pubblico che viene bandito dal Ministero della Giustizia. Il superamento del concorso è uno passo essenziale poiché il notaio occupa il ruolo di pubblico ufficiale dello Stato.
Generalmente il concorso si svolge una volta l’ anno. Vi possono partecipare tutti gli aspiranti notai che hanno concluso la pratica entro i 45 giorni successivi alla pubblicazione del bando. Il concorso pubblico prevede tuttavia alcuni vincoli. Per poter partecipare vi è innanzitutto un limite di età. Non bisogna aver superato i 50 anni. Ogni aspirante candidato ha inoltre a propria disposizione solo tre tentativi di partecipazione al concorso. Esauriti queste possibilità, la carriera notarile è definitivamente preclusa.
La prova è piuttosto complessa e prevede un esame scritto di tipo teorico-pratico e un esame orale incentrato su materie quali diritto civile, diritto commerciale e disposizioni sull’ordinamento degli archivi notarili.
Dopo aver effettuato le prove, il Ministero della Giustizia stabilisce la graduatoria nazionale sulle basi del punteggio ottenuto dai partecipanti. I vincitori del concorso hanno a questo punto l’opportunità di scegliere la sede in cui esercitare l’attività, seguendo l’ordine di graduatoria. Il numero dei notai presenti sul territorio italiano viene stabilito dallo stesso Ministero, così da garantire una copertura capillare.
Una volta superata anche questa fase, il nuovo notaio ha un ulteriore obbligo. Entro tre mesi dalla pubblicazione della graduatoria, deve avviare il proprio studio per poter dare avvio alla sua attività. Come ultimo passaggio, il neo notaio deve infine prestare giuramento presso il Tribunale della sede che gli è stata assegnata.