Il mondo del lavoro è complesso e apre le porte a una serie davvero ampia di professioni. Alcune di esse uniscono nel contempo una dose di manualità a delle competenze tecniche di un certo rilievo. È il caso dell’elettricista, una figura essenziale nel funzionamento di impianti e dispositivi che utilizziamo puntualmente nella nostra quotidianità. Per chi desideri abbracciare questo mestiere, che negli ultimi anni è reso ancor più interessante dagli sviluppi della domotica, in questo articolo scopriremo i passaggi da intraprendere. Vedremo quindi insieme come diventare elettricista.
Diventare elettricista: il percorso formativo
Fino ad alcuni decenni fa chi diventava elettricista, lo faceva imparando il mestiere direttamente sul campo, lavorando quindi fianco a fianco con altri professionisti del settore. Con il tempo, sono stati creati degli appositi percorsi formativi. Il consiglio per chi desideri abbracciare questo utile mestiere, è perciò quello di iscriversi, appena concluse le Scuole Medie, a un Istituto Professionale che preveda anche un indirizzo elettrotecnico. Esistono a ogni modo anche delle scuole gestite a livello regionale che permettono di acquisire le competenze necessarie per svolgere il mestiere di elettricista e che possono essere frequentate dopo aver ottenuto un qualsiasi Diploma.
Competenze dell’elettricista
Quella dell’elettricista è una figura professionale molto richiesta, in cui conta tanto la preparazione teorica quanto la capacità di usare le attrezzature necessarie. A queste doti, si aggiunge inoltre un’ottima dose di manualità della persona. L’elettricista, di fatto, è un vero e proprio professionista che può lavorare sia in proprio sia appoggiandosi a ditte specializzate, offrendo consulenze in base alle esigenze dei singoli clienti e svolgendo tutta una serie di attività che riguardano per l’appunto gli impianti elettrici, a prescindere che siano di piccola o grande dimensione.
Il titolo di “elettricista” ottenuto seguendo gli appositi corsi formativi è di per sé già sufficiente per iniziare a cercare lavoro. Tuttavia, soprattutto quando si è alle prime armi, è sempre opportuno fare un periodo di praticantato per affinare ulteriormente le competenze che si sono acquisite con la frequentazione degli specifici corsi. Come accade con quasi ogni altro mestiere, infatti, la pratica sul campo risulta essenziale per poter approfondire e diventare via via sempre più esperti.
Come trovare lavoro: gli sbocchi professionali
Per poter trovare lavoro come elettricista, le strade da percorrere sono svariate. Soprattutto agli inizi, una buona opzione può essere quella di rivolgersi alle apposite agenzie per il lavoro che fungono da tramite tra chi è alla ricerca di un’opportunità professionale e le imprese.
Altro metodo, il più classico, consiste nell’inviare o consegnare il proprio curriculum alle aziende che sono alla ricerca di elettricisti o comunque appartengono a questo ambito e di conseguenza possono avere la necessità costante di accrescere il proprio staff di collaboratori.
Quando si inizia ad avere una certa esperienza, un’ulteriore alternativa può essere quella di aprire una Partita IVA, intraprendendo il mestiere di elettricista in proprio. In questo caso, oltre alle competenze precedentemente elencate, occorre possedere una certa propensione per l’essere imprenditore.
L’importanza di aggiornarsi
Un aspetto importantissimo da non sottovalutare mai quando si svolge il mestiere di elettricista è quello di aggiornarsi in maniera costante. È consigliabile seguire corsi sulle tecniche più attuali ma anche sulle nuove tecnologie a disposizione, così da poter risultare sempre al passo con i tempi e fornire il miglior servizio possibile alla clientela.
Quanto guadagna un elettricista
Lo stipendio medio per una figura come quella dell’elettricista nel nostro Paese è di circa 26mila euro all’anno, quando si inizia ad avere una certa esperienza. I lavoratori con più esperienza guadagnano fino a 30mila euro all’anno. Come Partita IVA, il guadagno è invece per ovvi motivi variabile, in base all’esperienza ma anche alle proprie capacità imprenditoriali.