Come diventare editore: le istruzioni per diventare editore e avviare un’attività in proprio sia per diventare editore di se stesso o per pubblicare un libro altrui.
Se intendi diventare editore sappi che le prime cose da fare sono quelle previste per qualsiasi altra attività imprenditoriale. Cosa significa? Che dovrai iscrivere la tua attività al registro delle imprese, presso la camera di Commercio. L’attività dovrà dotarsi di un codice fiscale e della partita IVA che si può aprire gratuitamente presso l’Agenzia delle Entrate.
Grazie all’avvento digitale, è possibile fare tutto online con un’unica Comunicazione che consente alle neo-imprese di eseguire un unico atto che va a segnalare la propria apertura al Registro delle Imprese, all’Agenzia delle Entrate, all’INPS e all’INAIL.
Come diventare editore
Come premesso, per aprire una casa editrice è necessario conoscere le regole di base di economia per costituire un’impresa. I costi connessi sono quelli legati alla gestione di qualsiasi attività.
L’unica differenza sta nel regime IVA, Per gli editori, i libri in formato cartaceo sono sottoposti a un particolare regime IVA che vede l’applicazione di un’aliquota ridotta al 4%. Per capire come diventare editore, l’Associazione Italiana Editori (AIE) organizza periodicamente un corso di formazione per diventare editori professionisti. Il corso si articola in due giornate, dedicate sia alla parte puramente burocratica, sia all’azione (registrazione dei libri, diritti d’autore, distribuzione, promozione…).
Il compito di un editore è individuare un settore in cui introdursi e scegliere testi e autori meritevoli. A partire da questo è possibile investire nella promozione e distribuzione dei libri. In questa fase di pianificazione è importante capire quale possa essere il reale profitto economico. Per farlo in maniera redditizia, è fondamentale analizzare il mercato di quel particolare settore.
L’editore dovrà curare anche la distribuzione dei libri. Come avviene? Il distributore acquista un libro dall’editore con uno sconto sul prezzo di copertina. I libri verranno poi venduti nelle librerie del distributore. Se i libri distribuiti non vengono venduti, il distributore rende i l’invenduto che dovrà farsi carico delle perdite.
E’ facile diventare editore ma è meno semplice diventare un editore di successo. Il punto focale è ridurre al minimo le copie invendute.
Come pubblicare un libro
Ricapitolando, come diventare editore:
- Avviare l’attività e segnalarla al registro delle imprese
- Aprire una partita IVA
- Individuare un libro di successo da distribuire
Per la pubblicazione di un libro, un editore deve adempiere ad alcuni compiti, quali:
- Iscrivere la pubblicazione al Registro pubblico generale delle opere protette. In pratica, un editore deve depositare un semplare di ogni sua pubblicazione presso il Servizio III del Diritto d’Autore e Vigilanza sulla SIAE.
- Ogni copia deve avere un codice ISBN. Il codice ISBN codifica ogni volume in un sistema universale, sia in formato ebook che cartaceo. Il codice identifica il libro o l’ebook.
- Entro 60 giorni dall’immissione in commercio, sarà necessario distribuire e depositare l’opera secondo le indicazioni disposte dalla legge.
Diventare editore di se stesso
Fino a qualche tempo fa, il mercato editoriale era lineare: lo scrittore si rivolgeva all’editore e se il contenuto convinceva, poteva ottenere una pubblicazione. L’elevata concorrenza ha reso il settore dell’editoria molto più complesso e i dubbi per uno scrittore sono molti.
Se uno scrittore non trova nessuna casa editrice disposta a pubblicare le sue opere, potrebbe ipotizzare di diventare editore di se stesso. In questo contesto si parla di self-publishing o autopubblicazione. Anche in questo settore i giochi non sono semplici.
Devi sapere che non sei l’unico a voler diventare editore di se stesso. Ogni anno vengono pubblicati oltre 60.000 libri e i self-publisher sono una categoria in forte crescita.