Il mondo del lavoro è talmente vasto e complesso da offrire una enorme quantità di possibilità professionali che coinvolgono i campi più disparati. Tra i tanti mestieri interessanti in cui è possibile cimentarsi c’è anche quella del botanico. Nei prossimi paragrafi del nostro articolo conoscere questa figura professionale più da vicino. Scopriremo in particolar modo come diventare botanico.
Chi è il botanico
Il botanico è quella figura professionale che si occupa di studiare le forme di vita del mondo vegetale. La sua particolare disciplina si inserisce nell’ambito della biologia. Un professionista come il botanico è tenuto in special modo a studiare gli aspetti biologici, strutturali e funzionali che regolano i meccanismi evolutivi e riproduttivi delle piante. Ma quali sono le sue principali attività?
Diventare botanico: le mansioni
Un botanico, tra le sue varie funzioni, si occupa di:
- raccogliere e analizzare piante, semi, pollini e spore;
- studiare le modalità con cui cellule e organi vegetali svolgono funzioni specializzate;
- studiare i processi riproduttivi delle specie vegetali;
- studiare la capacità di adattamento delle piante al clima e al terreno;
- studiare la diffusione delle varie specie;
- studiare la frequenza degli incroci fra diverse varietà;
- studiare le modalità ottimali con cui procedere con la coltivazione delle diverse specie vegetali;
- studiare e monitorare la diffusione delle specie nelle aree protette;
- suggerire le tecniche migliori per la coltivazione e la proliferazione delle specie vegetali
- creare nuove specie vegetali attraverso l’impiego di tecniche di ibridazione tradizionali o innovative;
- suggerire i trattamenti e le cure necessarie per ogni tipologia di specie vegetale.
Il lavoro del botanico si svolge prevalentemente all’aperto, con la raccolta di reperti e campioni che poi lo specialista studierà in maniera più approfondita in laboratorio. Si tratta di un lavoro che risulta di grande utilità per il nostro ambiente.
Competenze della figura professionale
Che tipo di competenze e conoscenze deve possedere un professionista come il botanico? Per poter svolgere questo mestiere, occorre possedere:
- la conoscenza della biologia;
- la conoscenza delle scienze ambientali e forestali;
- la conoscenza di embriologia e morfogenesi;
- la conoscenza della classificazione delle diverse specie vegetali;
- la conoscenza delle caratteristiche specifiche di tutte le specie vegetali;
- la conoscenza delle capacità di adattamento delle varie specie ai terreni e ai climi;
- la conoscenza delle tecniche ideali di coltivazione e moltiplicazione di ogni specie vegetale;
- la conoscenza dei trattamenti e delle diverse cure necessarie per il mantenimento ottimale di ogni specie vegetale;
- la capacità di raccogliere e analizzare piante, semi, pollini e spore;
- la capacità di di creare nuove specie vegetali mediante tecniche di ibridazione;
- la capacità di studiare e monitorare la diffusione delle specie all’interno delle aree protette
- la capacità di suggerire trattamenti e cure necessarie per ogni specie vegetale.
Accanto a queste competenze, un buon botanico deve possibilmente possedere delle caratteristiche innate. Tra queste, ad esempio, le capacità di analisi, le capacità organizzative, l’autonomia, le capacità decisionali e le capacità di pianificare e di programmare le varie attività di competenza.
Cosa fare per diventare botanico
Per poter abbracciare la professione di botanico è necessario conseguire una Laurea in Scienze Biologiche, Ecologiche, Forestali e Agrarie. Dopo aver conseguito la Laurea, l’aspirante botanico può intraprendere il lavoro sia come collaboratore presso l’Università, sia in istituti di ricerca per la riproduzione di specie vegetali.
Quanto guadagna un botanico
Una figura come il botanico può lavorare in maniera autonoma ma anche come dipendente o parasubordinato. Nel nostro Paese, lo stipendio medio di questa figura si aggira sui 1.850 euro netti al mese. In generale, la retribuzione di un botanico può partire da uno stipendio minimo di 900 euro netti al mese, mentre lo stipendio massimo può superare i 3.500 euro netti al mese.