COME DIRE AD ALLEGRI DI NON DEFINIRSI SECONDO IN CLASSIFICA ?

E chi glielo dice, adesso, a Allegri, che non deve permettersi di definirsi secondo in classifica? Lui, almeno lui e i suoi ragazzi possono vantare 56 punti raccolti alla grande sul campo e menarne vanto, il successo vien giocando non con le plusvalenze. Se ne riparlerà dopo il 19 aprile. Per ora si gioca raccogliendo quel non molto che resta dopo il passaggio del meraviglioso Napoli interprete a Torino di una vera e propria esibizione della Osimhen Orchestra. In fondo, almeno di facciata è meglio aver seconda una bella Juve piuttosto che la Lazio vincitrice di un derby poverello finito in rissa fra Mou e Lotito. Quando si dice “brutto campionato”, è utile esibire le prove. Pensavo, ad esempio, che bisognerebbe far vedere un filmato della prima parte di Inter-Juve: una ventina di passaggi sbagliati, roba da esordienti spaventati. Appare sempre più in crisi la fase cruciale della partita, la manovra di centrocampo, mentre gli attaccanti tentano imprese solitarie e le difese mal protette si affidano ai portieri. Eccellenti, Szczesny quanto Onana, finchè questi è tradito da Dumfries e Darmian e incassa un gol da principiante. E’ il 23′. Segna Kostic, imbeccato dall’impeccabile Rabiot. Ma ci vogliono 4 minuti di indecente Var per confermare la validità del gol. Ed è scandaloso che dalle stesse fonti “governative” si pretenda di instaurare il tempo effettivo, avviando l’iter per partite di almeno 100 minuti. L’unica certezza di puntualità era il calcio, come i treni del Ventennio. Ora non c’è più nulla che corrisponda alla tradizione, e questa sollecita nostalgie fra gli appassionati competenti che non conteggiano il possesso palla guardiolesco, vera pena di una partita di calcio. Guardate cosa fa, il Pep, da quando ha un Haaland capace di realizzare nove gol alla settimana.
Un gol e finalmente il Derby d’Italia è diventato una onesta partita, come un suggerimento ricevuto dal derby capitolino che con un gol di Zaccagni non ha solo castigato Mourinho ma ha dato un finale dignitoso alla sfida. E speranze europee a Sarri che ha snobbato la Reference per darsi la partecipazione alla prossima Champions. A proposito, tutti a dire non è vero che siam brutti se abbiamo portato sei squadre ai quarti di Coppe. Io penso che brutti sono gli avversari. Non ho visto battaglie accanite ma soprattutto difese organizzate per salvare il salvabile. Compreso l’autobus di Mourinho. Cosa volete che vi dica? Non sono più imbarazzato dalla modesta fama di catenacciaro che mi porto dietro da una vita. Dirò di più: ai tempi del malcalcio all’italiana almeno in Coppa s’andava da virtuosi combattenti e si risparmiavano energie per i campionati stralungati da venti squadre. Oggi l’energia affascinante del Napoli rivela lo scandaloso traccheggiare dei suoi avversari. E’ così bella, la squadra di De Laurentiis, Giuntoli e Spalletti, che televisivamente parlando dovrebbe esser mostrata sempre in prima serata, altro che nel dolente pomeriggio di un sabato che meriterebbe piuttosto una bella pennica.

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