Come tutti gli oggetti che utilizziamo nella vita di ogni giorno anche i mobili con il passare del tempo tendono a usurarsi. In particolare, i complementi di arredo che sono verniciati possono avere bisogno di un ritocco per riconquistare la loro bellezza originale. Spesso di fronte a un mobile che appare ormai segnato dal tempo, si propende per eliminarlo in maniera definitiva. Tuttavia, con un minimo di buona volontà o ricorrendo a un professionista è possibile intervenire, rivitalizzandolo ed evitando così di buttarlo via. Per chi vuole cimentarsi nell’opera, in questo articolo vedremo allora come dipingere un mobile.
Fase preparatoria
La fase preparatoria che precede l’intervento vero e proprio è molto importante. La prima cosa da fare è rifornirsi di materiale di qualità. In genere, per intervenire su un mobile si utilizza della vernice allo smalto, possibilmente ad acqua.
La vernice allo smalto è un prodotto coprente e la sua grana include sia elementi organici che inorganici. La normale vernice, di contro, è di solito trasparente o semitrasparente. In ogni caso, non va a nascondere la superficie sottostante.
Il colore della vernice allo smalto può essere prescelto in base ai propri gusti personali. Per ciò che riguarda la finitura ne esistono invece di tre tipi:
- finitura opaca;
- finitura satinata;
- finitura lucida.
Di solito sui mobili è consigliabile adottare una finitura satinata che, oltre a risultare più idonea, è anche la meno delicata tra le tre versioni disponibili.
Dipingere un mobile: tutti i passaggi
Come dipingere un mobile? Se si vuole ottenere un risultato ottimale, l’ideale è ovviamente rivolgersi a un professionista. Tuttavia, chi ha la passione per il fai-da-te e un minimo di manualità può cimentarsi nell’impresa in maniera del tutto autonoma. Quando si deve intervenire su un mobile in legno, i passaggi da seguire sono tre:
- la carteggiatura;
- la mano di fondo;
- la verniciatura.
Fase di carteggiatura
La carteggiatura è l’operazione necessaria per rimuovere con attenzione la vernice protettiva presente sul mobile. È un intervento da fare preferibilmente a mano, in modo tale da ottenere un risultato liscio e uniforme. Per questioni di tempo, sulle grandi superfici si può utilizzare una levigatrice elettrica. Anche in questo caso, è comunque importante concludere l’operazione con una carteggiatura manuale. Per evitare di graffiare la superficie va usata una carta vetrata in grana molto fine.
Mano di fondo
Una volta conclusa la carteggiatura, occorre procedere con una doppia mano di fondo per la quale si utilizza in genere una cementite all’acqua. Tra una mano e l’altra è necessario far passare del tempo così da assicurare una perfetta asciugatura del prodotto.
Verniciatura
Quando anche la seconda mano di cementite è ormai asciutta, è possibile procedere con la vernice allo smalto. Nel caso in cui il mobile sia piuttosto datato e quindi con legno vecchio è opportuno verificare l’eventuale presenza di tarli. Per poter intervenire su un’essenza lignea tarlata è infatti opportuno applicare anche uno specifico trattamento contro questo tipo di insetti.
Dopo aver fatto le opportune verifiche del caso si può passare alla fase dell’applicazione del prodotto vera e propria. La vernice allo smalto deve essere applicata con un rullo o con un pennello in almeno due strati corposi, seguendo la direzione delle fibre del legno. Tra ogni strato, è necessario far asciugare il prodotto completamente. Nel caso in cui si utilizzi dello smalto sintetico l’asciugatura può prolungarsi anche per ventiquattro ore. Se ritenuto necessario, si può eventualmente procedere stendendo un terzo strato di prodotto.
Come dipingere un mobile in legno senza carteggiare
Se si vuole dipingere un mobile senza carteggiare, è necessario passare una mano di primer, ossia una speciale vernice ad acqua che permette di rendere il legno ruvido. Il primer viene anche definito con il termine di “aggrappante” perché serve a fare aderire il colore che viene applicato successivamente.