Come comunicare la malattia all’INPS: invio del certificato medico cartaceo o telematico. Obblighi del lavoratore e del datore. Come richiedere il certificato medico Inps.
Prima di scoprire come comunicare la malattia all’INPS apriamo una piccola parentesi informativa sull’argomento. Sia nel settore pubblico che in quello privato, quando un lavoratore è impossibilitato, per problemi di salute, a svolgere le normali mansioni legate all’attività che svolge, questi ha diritto alle cosiddette indennità malattia INPS.
Cos’è l’indennità malattia Inps
Malattia INPS, pagamento
L’indennità di malattia INPS è un contributo economico riconosciuto nel momento in cui un lavoratore è affetto da un evento morboso, una patologia tale da impedirgli di svolgere la normale attività lavorativa. Per poter ottenere questo contributo, risulta indispensabile inviare una comunicazione agli uffici preposti dell’INPS contenente il certificato medico che attesti l’effettiva impossibilità di recarsi a lavoro per problemi legati alla salute. Scopriamo in questo articolo come comunicare la malattia all’INPS. Per altre info: indennità di malattia INPS.
Come comunicare la malattia all’INPS
Con l’articolo 25 della legge numero 183 del 4/11/2010 è stato introdotto, in caso di assenza al lavoro per patologia o in generale per problemi di salute, l’obbligo di comunicare online la malattia all’INPS. L’obbligo riguardava solo i dipendenti privati, mentre a partire dal 2011, con il piano per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, è stato esteso anche per i lavoratori del settore pubblico. Ma chi comunica la malattia all’INPS? Per tutte le categorie di lavoratori, è il medico curante che ha l’obbligo di trasmettere telematicamente il certificato di malattia all’INPS.
Invio Certificato medico telematico INPS: come funziona
Il certificato medico deve essere redatto dal proprio medico curante, che si occupa della trasmissione del documento direttamente all’Istituto di previdenza. La comunicazione avviene attraverso i canali telematici dell’INPS (come web e contact center).
I vantaggi di questa notificazione da parte del medico non sono pochi. Il lavoratore infatti non è più costretto a consegnare il certificato medico in forma cartacea ed il datore di lavoro potrà accedere alla documentazione in maniera autonoma (sempre sfruttando i canali INPS).
Certificato medico INPS entro 48 ore
Il medico che redige il certificato è obbligato, per legge, ad inoltrare il documento all’INPS entro 48 ore .
Il lavoratore che smarrisce copia del certificato medico, lo potrà scaricare, in secondo momento, dal portale dell’Inps, dall’area accessibile direttamente dal contribuente tramite PIN personale. Il medico che inoltra il certificato, infatti, lo rende disponibile sia per il datore di lavoro (solo il certificato) che per INPS e lavoratore (certificato e prognosi).
Invio certificato medico INPS cartaceo
Ormai praticamente tutti i medici sono muniti di credenziali per poter inviare online il certificato medico INPS. Tuttavia può capitare di avere problemi tecnici che impediscono al medico di comunicare la malattia INPS. Se per questo o altri motivi, la trasmissione del certificato medico non potesse avvenire in maniera diretta, è compito del dipendente, entro due giorni, consegnare il documento (sia all’Inps che al datore di lavoro).
Nel caso il vostro medico sia impossibilitato e non possa inviare telematicamente la documentazione dovrete farlo voi attraverso una semplice raccomandata. In alternativa potete rivolgervi ai patronati o Enti abilitati, che sfrutteranno eventuali canali messi a disposizione dall’INPS. Come comunicare la malattia all’INPS?
Con posta raccomandata andata e ritorno (raccomandata con ricevuta di ritorno), da inviare sia agli uffici dell’INPS, sia al datore di lavoro. Per eventuali ritardi fa fede la data di spedizione della raccomandata.
Per maggiori informazioni potete rivolgervi al Contact Center INPS telefonando allo 803164 (gratuito da rete fissa) o alle 06164164 (a pagamento da cellulare);
Certificato malattia INPS 3 giorni
Sapevate che i primi 3 giorni di malattia non sono sempre retribuiti dall’INPS? In pratica l’INPS paga le indennità di malattia soltanto se il certificato medico è stato redatto il giorno preciso durante il quale si è manifestata la patologia o al massimo il giorno successivo. Se il certificato presenta una data successiva rispetto a quella di insorgenza del problema di salute l’istituto non versa alcun corrispettivo per le prime 72 ore poiché i primi 3 giorni di carenza sono calcolati in base alla data durante la quale è stato inviato il certificato medico telematico all’ Istituto.
In questi casi, (e solo per quel frangente di tempo) è il datore di lavoro a dover versare il 100% della retribuzione. Tale retribuzione può essere garantita solo 2 volte l’anno. Nel caso in cui dovessero manifestarsi altri eventi di malattia nel corso di un unico anno solare, la percentuale della retribuzione scende, fino ad annullarsi alla 5° volta (per la 3° volta la retribuzione può arrivare fino al 66%, alla 4° volta è garantito solo il 50% rispetto alle normali indennità percepite.).
Indennità malattia INPS 3 giorni: quando il datore è tenuto alla retribuzione?
In alcuni casi, a prescindere dal numero di volte all’anno, durante le quali si sono verificati episodi di malattia, il datore di lavoro è comunque tenuto a versare le indennità di malattia al dipendente. Ovviamente si tratta di casi eccezionali e limitati solo per specifici casi.
Il datore è tenuto a retribuire i casi di malattia a prescindere dal numero di eventi all’anno in caso di:
- Malattie certificate con prognosi iniziale di almeno 12 giorni.
- Malattie diagnosticate nelle donne in stato di gravidanza.
- Ricoveri ospedalieri o in day-hospital.
- Gravi patologie correlate a terapie salvavita (in particolar modo in caso di sclerosi multipla progressiva).
Il certificato di ricovero ospedaliero va spedito all’INPS?
Certificati di malattia, ricovero, dimissioni ospedale
Quando vi sono problemi di salute non sempre si ha modo di prenotare una visita dal proprio medico curante. In caso di malore può capitare di recarsi direttamente al pronto soccorso più vicino e talvolta il paziente viene fatto ricoverare nella struttura.
A partire da marzo 2014 (in base a quanto indicato con la circolare INPS 113/2013) l’Istituto di Previdenza Sociale ha reso operativo un nuovo servizio di comunicazione che permette alle aziende sanitarie di inviare all’INPS:
- Certificati di inizio ricovero e dimissioni.
- Certificati di malattia.
Dunque anche in questo caso è compito dei medici, utilizzare le proprie credenziali per comunicare la malattia all’INPS. Per tutte le informazioni su come ottenere il certificato medico per malattia INPS con o senza ricovero ospedaliero, vi rimandiamo alla pagina: certificato medico per indennità di malattia INPS.
Certificato di malattia telematico: obblighi del lavoratore
Ecco in sintesi gli obblighi del lavoratore in caso di malattia.
- In caso di malattia, il lavoratore deve comunicarlo al datore di lavoro in maniera tempestiva.
- Il lavoratore deve, entro 48 ore dalla data di emissione, comunicare al datore il numero del protocollo del certificato medico (anche in caso di ricovero ospedaliero o day-hospital.
- Il lavoratore non deve più inviare personalmente il certificato medico all’INPS. Tuttavia è bene ricordare che i giorni di assenza che precedono la data di rilascio del certificato, non sono considerati giustificati.
- Il lavoratore, anche se in stato di malattia, deve risultare reperibile per l’eventuale richiesta visita fiscale INPS.