Come calcolare TFR netto: le istruzioni, passo passo, per il calcolo degli importi del TFR netto ordinario e per calcolare il TFR in busta paga.
Cos’è il TFR?
Quando si conclude un rapporto di lavoro, il dipendente ha diritto al cosiddetto Trattamento di Fine Rapporto, meglio conosciuto come TFR. Il TFR è un incentivo economico, una somma di denaro, la liquidazione spettante al lavoratore dipendente nel momento in cui finisce un rapporto di lavoro.
Calcolo TFR: normativa
A disciplinare la procedura per il calcolo del trattamento di fine rapporto (TFR) è l’articolo 2120 del Codice Civile. Scopriamo nel dettaglio cosa prevede la legislazione e come calcolare il TFR netto.
TFR: quando spetta
Anticipazione TFR
Il TFR non spetta soltanto al momento della cessazione di un rapporto di lavoro. I lavoratori in possesso dei requisiti infatti possono richiedere anche la cosiddetta anticipazione del TFR mentre è ancora in vigore il rapporto di lavoro.
Anticipazione TFR: a chi spetta
Requisiti TFR anticipazione
Possono richiedere l’anticipazione del TFR i lavoratori che hanno prestato almeno 8 anni di servizio presso il medesimo datore di lavoro. L’importo dell’anticipazione non può superare il 70% del TFR maturato.
Anticipo TFR: documenti da conservare
La richiesta di anticipo del TFR deve essere correlata da documenti che comprovino l’effettiva necessità del lavoratore (acquisto di un immobile, spese per prestazioni sanitarie etc.). Dunque è importante conservare la documentazione che certifichi la spesa sostenute (come ad esempio: ricevute, fatture, rogito notarile per l’acquisto di immobili etc.).
Calcolo TFR netto: istruzioni
Per il calcolo del tfr netto si fa riferimento al regime di tassazione separata (art. 17 del TUIR). In pratica, in base al principio di equità dell’imposizione fiscale, i redditi riguardanti più anni vengono tassati con un’aliquota media (non con le aliquote dell’anno d’incasso).
Dunque per calcolare il TFR netto è necessario prendere in considerazione alcuni fattori quali:
• Il numero di anni durante i quali si è prestato servizio.
• Le aliquote IRPEF riguardanti gli anni oggetto del calcolo.
Se fosse applicata l’aliquota IRPEF ordinaria la tassazione sarebbe stata decisamente più alta.
Tuttavia il risultato del calcolo deve essere considerato ancora parziale. Questo perché sarà l’Agenzia dell’Entrate a ricalcolare l’imposta utilizzando l’aliquota media riferita agli ultimi 5 anni di lavoro. Nel caso in cui i calcoli non dovessero combaciare sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate a mobilitarsi per richiedere il saldo di eventuali mancanze.
TFR: aliquote IRPEF 2017
Le aliquote cambiano di anno in anno, inoltre, le aliquote irpef del trattamento fine rapporto variano in base all’ammontare del TFR lordo. Per il calcolo, vi consigliamo di fare riferimento sempre alle aliquote aggiornate.
- IRPEF al 23%: importi < o uguali a 15.000 euro.
- IRPEF al 27%: da 15.000 a 28.000 euro.
- IRPEF al 38%: da 28.000 a 55.000 euro.
- IRPEF al 41%: da 55.000 a 75.000 euro.
- IRPEF al 43%: importi > a 75.000 euro.
Come calcolare il tfr netto dal lordo
Il calcolo del TFR netto richiede una serie di passaggi.
1) TFR lordo x 12 (parametro fisso)/ n. anni di servizio.
2) Calcolo Aliquota IRPEF in base allo scaglione di reddito.
3) TFR lordo – aliquota IRPEF = TFR netto.
Calcolo tfr netto: esempio pratico
Se per esempio il mio TFR lordo è pari a 40.000 euro accumulati in 30 annidi lavoro. (senza prendere in considerazione eventuali detrazioni fiscali) il TFR netto sarà uguale a:
40.000 x 12/30 = 16.000 euro.
Su questa cifra è necessario calcolare l’aliquota IRPEF, indicando lo scaglione di reddito stabilito dalla legge, (in questo pari al 27%).
16.000 x 27/100 = 4.320 euro.
Una volta calcolata l’IRPEF basterà sottrarre questa dal TFR lordo:
TFR Netto: 40.000 – 4320 = 35680 euro.
L’ultima parola spetta sempre all’Agenzia delle Entrate che ricalcolerà l’imposta riferendosi alle aliquote medie e ai redditi dichiarati negli ultimi 5 anni.
Se l’imposta dovesse essere superiore, sarà direttamente l’Agenzia a richiedere il saldo.
TFR anticipato in busta paga
I lavoratori del settore privato hanno la possibilità di ottenere il TFR in anticipo in busta paga. Si tratta di un anticipo della liquidazione che viene versato ogni mese in busta paga. In pratica, con il TFR in busta paga, si ottiene uno stipendio più alto rinunciando tuttavia alla liquidazione al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Tfr in busta paga: a chi spetta e come funziona
Possono richiedere il TFR in busta paga i lavoratori assunti da almeno 6 mesi. I dipendenti devono presentare al proprio datore di lavoro il modulo QU.I.R. (Quota maturanda del trattamento di fine rapporto come integrazione della retribuzione). Inoltre è bene ricordare che è possibile richiedere l’anticipazione del TFR anche per versare le somme in fondi di previdenza complementare ( come il fondo pensione).
Calcolo TFR in busta paga
A differenza del TFR ordinario con l’anticipo del TFR in busta paga le imposte dovute non fanno riferimento ad una media delle aliquote IRPEF calcolate durante gli ultimi anni di servizio. L’anticipazione è soggetta all’ordinaria tassazione IRPEF (quindi è bene valutare attentamente l’effettiva convenienza di questa opzione, poiché le tasse rischiano di incidere pesantemente sugli importi del TFR).
Calcolo TFR netto online
In rete vi sono tantissimi portarli che mettono a disposizione servizi gratuiti per il calcolo del TFR netto online. Inserendo i vari dati (come la data d’inizio e di cessazione del rapporto di lavoro e la retribuzione annua lorda) il sistema fornirà una stima di quello che potrebbe essere il TFR netto.