Il comandante del Covi Iannucci in Kuwait e Iraq

BAGHDAD (IRAQ) (ITALPRESS) – Il Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci, conclude oggi una visita in Medio Oriente, dove ha incontrato autorità diplomatiche italiane, i vertici della Difesa in Iraq e nella Regione autonoma del Kurdistan iracheno, nonché il personale dell’operazione Inherent Resolve e della Missione NATO in Iraq. “Ciò che fate è importante”, ha detto il Comandante Operativo rivolgendosi ai militari italiani, “lontani dall’Italia e dagli affetti più cari, anche durante queste festività pasquali, dimostrate quotidianamente, con impegno e disciplina, quanto la presenza delle Forze Armate italiane in Medio Oriente sia cruciale per la tutela degli interessi nazionali, ancor più in un’area percorsa da profonda instabilità”.

La visita è iniziata nel lunedì dell’Angelo, quando la delegazione del COVI è giunta nella base aerea “Castra Praetoria” di Ali al-Salem, in Kuwait, accolta dal Comandante dell’Italian National Contingent Command Air/Task Force Air-Kuwait, Colonnello Fabio Bergamini. Prima del consueto aggiornamento sulla situazione operativa, il Comandante del COVI ha salutato il personale in forza ai Task Group e alle diverse articolazioni del contingente, per poi incontrare, in serata, l’Ambasciatore d’Italia in Kuwait, Lorenzo Morini, giunto per l’occasione al compound italiano.

La visita è proseguita il giorno seguente con il trasferimento presso il Baghdad Diplomatic Support Center, che accoglie gli operatori delle Forze Speciali inquadrati nella Task Force 44, la componente logistica della Joint Multimodal Operations Unit e gli istruttori dei Mobile Training Team (MTT) dell’Arma dei Carabinieri. Ad accogliere il Generale Iannucci, l’Ambasciatore d’Italia a Baghdad, Niccolò Fontana, accompagnato dall’Addetto per la Difesa Colonnello Domenico Sermon.

In mattinata, il Comandante del COVI ha partecipato, nella base aerea di Balad, a un’importante attività addestrativa congiunta di velivoli dell’Aeronautica Militare italiana e dell’Iraqi Air Force. Presenti all’evento, il Primo Ministro iracheno Mohammed Shia’ Al Sudani, il Ministro della Difesa Thabit al-Abasi, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Abdul Amir Rashid Yarallah, il Vice Comandante del Joint Operation Command Generale Qais Khalaf Al Muhammadawi e il Comandante dell’Iraqi Air Force, Tenente Generale Shiab Jahid Ali. L’esercitazione – come ha precisato lo stesso Generale Iannucci nel corso del suo intervento – significa molto per l’Italia, che è fortemente impegnata nel lavorare insieme alla Difesa irachena per contribuire a costruire un ambiente più sicuro per il Paese e per l’intera regione, anche mediante specifiche attività addestrative che consentano di incrementare l’interoperabilità nel dominio aereo tra le Forze Armate dei due Paesi.

“Lavorare insieme, accrescere la conoscenza e la fiducia reciproche, utilizzando le stesse procedure è esattamente ciò che intendevamo realizzare oggi”, ha detto il Comandante del COVI parlando della “UR2” – questo il nome dell’esercitazione – che ha visto gli F-16 iracheni operare con tre Eurofighter F2000 italiani, due C27J, un C-130 e due elicotteri NH90 dell’Esercito Italiano e un team delle Forze Speciali.

Al termine dell’esercitazione, il Generale Iannucci e l’Ambasciatore Fontana hanno avuto proficui colloqui con il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Yarallah, con il Comandante dell’operazione Inherent Resolve Maggior Generale americano Kevin C. Leahy, con il Comandante della NATO Mission Iraq Tenente Generale olandese Lucas Schreurs e con il National Security Advisor iracheno Qasim Mohammad Jalal Al-Araji.

In serata, il Comandante del COVI ha portato i saluti del Ministro della Difesa Guido Crosetto e del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Luciano Portolano al personale dell’Ambasciata d’Italia a Baghdad e ai militari italiani inquadrati nella NATO Mission Iraq, nell’operazione Inherent Resolve-Prima Parthica e nella European Union Advisory Mission-Iraq.

Il giorno seguente, a Baghdad, il Generale Iannucci ha avuto ulteriori incontri istituzionali con altre importanti autorità militari locali. Tra queste, il Vice Comandante del Joint Operation Command, Generale Al Muhammadawi e il Comandante della Polizia Federale, Tenente Generale Salih Nasr Hussain Muhsin al-Amiri.

La visita nella capitale irachena si è poi conclusa presso il Training Center specialistico ove gli operatori della Polizia Federale irachena vengono addestrati dai Carabinieri italiani.

L’ultima tappa del viaggio del Comandante Operativo è stata a Erbil, sede del comando del contingente italiano inquadrato nell’operazione “Prima Parthica”, guidato dal Colonnello Antonello Adreottola e dove, insieme all’Ambasciatore Fontana, ha incontrato il Console Generale Tommaso Sansone.

Nel corso del briefing di aggiornamento operativo e in occasione del saluto ai militari del contingente, il Generale Iannucci ha posto particolare attenzione alle attività addestrative e di assistenza militare che l’Italia conduce in favore delle Forze di Sicurezza irachene e della Regione Autonoma del Kurdistan, con l’obiettivo finale di renderle autosufficienti sotto l’aspetto addestrativo e dotarle delle capacità necessarie per sconfiggere definitivamente DAESH ed evitare la sua riorganizzazione.

Questa mattina, il Generale Iannucci è stato accolto presso il Ministry of Peshmerga Affairs (MoPA) dal Capo di Stato Maggiore del MoPA, il Tenente Generale Issa Ozeir, che ha elogiato i soldati italiani per il loro lavoro e per la disciplina e ha ringraziato il Comandante del COVI per la visita, segno tangibile della solida amicizia che lega l’Italia al popolo curdo.

La delegazione italiana ha poi raggiunto il Training Center di Benaslawa, una delle strutture presso le quali vengono addestrati le forze di sicurezza Zeravani e i soldati Peshmerga. Questi ultimi, con l’occasione, hanno condotto un’esercitazione finale comprensiva delle tecniche e delle procedure apprese durante gli ultimi corsi addestrativi erogati dagli istruttori italiani (tra i quali, quello di combattimento nei centri abitati e tiro con i mortai).

Prima del rientro in Italia, il Comandante del COVI è stato ricevuto anche dal Ministro dell’Interno curdo Rebar Ahmed Khalid. Al centro dei colloqui, la situazione di sicurezza interna nella Regione autonoma e l’intenso lavoro svolto dai militari italiani per l’addestramento degli Zeravani.

La visita del Generale Iannucci in Medio Oriente rientra nell’azione di coordinamento e di direzione che il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) esercita sulle attività svolte dal personale militare italiano in operazione all’estero. Il COVI è infatti l’alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

-Foto ufficio stampa Covi-
(ITALPRESS).

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