Come l’Europa League e la Champions League anche per la Clericus Cup è tempo di conoscere le due pretendenti al titolo internazionale. Sabato 25 maggio arrivano solenni le due semifinali del mondiale vaticano promosso dal Csi, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. Appuntamento, come sempre, sui campi del Centro Pio XI, con vista Cupolone. Molto attesa, alle 9, la prima gara in programma tra San Guanella e Amici e Collegio Urbano, sfida tra missionari, fra calciatori in gran parte dei paesi africani. Alle parabole del sudafricano Sifiso Ndlovu – doppietta ispirata la sua nel 3-3 ai quarti di finale – i rosanero votati al Santo lariano opporranno il “biblico” tridente Bokafo-Ngandu-Nnkemjinaka, bandiere di Congo e Nigeria.
L’altra semifinale, alle 10.30, vedrà di fronte Sedes Sapientiae e North American Martyrs, seminari entrambi sempre presenti nelle 13 edizioni del mondiale della Chiesa. Gli statunitensi puntano al “poker”, dopo il successo ottenuto nel 2018.
Il Sedes sogna invece di sfatare il tabù scudetto, o almeno ottenere il pass per disputare per la prima volta la finale per il “Saturno”. Dopo aver superato le insidie mariane – Mater Ecclesiae nel girone e Redemptoris Mater nei quarti – nel loro cammino, i NAM affrontano un’altra Madonna, il Sedes Sapientiae, che vanta la miglior difesa e il miglior attaccante del torneo, il tanzaniano Deogratias Nyamwihula, attuale leader tra i bomber con 6 reti in 4 gare. Bilancio in equilibrio negli archivi delle passate edizioni del torneo. Quattro i precedenti tra Sedes e NAM. Nel 2008 vittoria netta, per 3-0, del Sedes Sapientiae contro l’allora Pontificio Collegio Americano del Nord. Stesso risultato, ma a favore dei North American Martyrs, nei quarti di finale del 2010. L’anno successivo, infine, vittoria per 2-1 del Sedes nella finalina per il terzo e quarto posto. Un anno fa, in semifinale, l’ultimo faccia a faccia ha visto spalancare le porte della finale agli statunitensi con un netto 4-2. Meno assidue le sfide fra Guanelliani e Collegio Urbano. Nel 2010 la squadra del Santo ha superato 4-2 nei gironi i seminaristi di Propaganda Fide. La rivincita nel 2012 quando i Leoni d’Africa, sempre nei gironi, si sono imposti con un netto 6-1 sulla allora sodalizio Agostiniani-Guanelliani.
(ITALPRESS).
CLERICUS CUP, E’ TEMPO DI SEMIFINALI
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