Civoli “Italia concreta e il miglior Chiesa per vincere a Berlino”

Milano, Photocall trasmissione tv - Il Campionato fa 90 - Rai2. Nella foto: Marco Civoli

Di Antonio Ricotta
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Diciotto anni fa il cielo si colorò di azzurro a Berlino. Sabato la Nazionale torna all’Olympiastadion e da quando, al 98° di Croazia-Italia, Zaccagni ha messo dentro il gol-qualificazione, sui social spopola, così come nelle teste degli italiani quella iconica frase “Il cielo è azzurro sopra Berlino”, pronunciata dal telecronista Rai, Marco Civoli, lo scorso 9 luglio quando Grosso trasformò l’ultimo rigore, condannando la Francia e permettendo a Fabio Cannavaro di alzare la coppa del mondo. “Sono passati 18 anni ed è la prima volta che l’Italia torna nella capitale tedesca. ‘Il cielo è azzurro sopra Berlinò – ricorda Civoli all’agenzia Italpress -, arrivò alla fine di una giornata molta lunga, iniziata presto la mattina. Ricordo che con Sandro Mazzola andammo in netto anticipo allo stadio, eccitati come i bambini che vanno alle giostre. Abbiamo mangiato wurstel fuori dallo stadio e da lì è iniziata quella lunga giornata che sembrava non finire mai. Non vedevamo l’ora che iniziasse la partita, avevamo delle buone sensazioni perchè la semifinale di Dortmund contro la Germania, è stata la svolta, una sorta di talismano, lì abbiamo avuto la sensazione che tutto potesse accadere”.
“La Francia – prosegue Civoli – era una squadra molto forte, probabilmente più forte di noi, poi in quella finale ci furono tanti episodi, le parate di uno strepitoso Buffon, Materazzi che sale in cielo per metterla dentro, la testata di Zidane, poi Trezeguet che sbaglia il rigore e noi che li segniamo tutti. Ricordo che dopo la telecronaca, ho raggiunto i mezzi della Rai all’esterno, ero solo, lì mi sono rilassato per un pò dopo una lunghissima giornata poi terminata soltanto alle 8 del mattino a Duisburg”. Una data storica per tutti quelli che l’hanno vissuta e non solo, una notte che viene raccontata alle nuove generazioni che non vedono gli azzurri in campo da due Mondiali, ma che conoscono quella frase di Civoli. “Mi ero preparato in caso di vittoria, non volevo dire quattro volte campioni del mondo, l’avevo scelta tra Wim Wenders e alcuni miei ricordi musicali. Non avevo preparato nulla nel caso in cui non ce l’avessimo fatta, lì mi sarei affidato all’improvvisazione”. Non ce ne fu bisogno per fortuna e quell’Italia, partita tra mille dubbi e polemiche salì sul tetto del mondo. “Per me è stata la più bella della mia carriera, anche per la felicità di far parte di una squadra che iniziò quel Mondiale tra scandali e polemiche, con anche i grandi giornali che volevano la testa di Lippi, di Buffon e Cannavaro, è stata una giornata storica e sono felice di aver avuto la fortuna di viverla”.
Dubbi e polemiche 18 anni fa, perplessità e critiche in questa Italia che in Germania sta cercando la sua strada e che intanto sabato va a Berlino a giocarsi gli ottavi. “Nello scetticismo abbiamo costruito le vittorie più importanti, penso all’82 quando passammo il turno dopo un girone di qualificazione con tre pareggi, nel 2006 ci fu lo scandalo calciopoli, passammo contro l’Australia con un rigore di Totti, anche allora c’era un certo scetticismo. Io personalmente lo mantengo anche adesso, siamo partiti le aspettative create dall’allenatore. Questa Nazionale non è il Napoli, non la puoi costruire in quel modo. Senza le grandi parate di Donnarumma oggi parleremmo di vacanze e non di Berlino. Lasciamo perdere la bellezza, pensiamo alla concretezza e diamo una lucidata a quell’argenteria che abbiamo per metterla in campo, mi riferisco a Chiesa. Il ct ha detto che è il nostro Sinner, un’investitura importante, ma finora lo abbiamo visto poco in campo. Speriamo che questo scetticismo svanisca dopo sabato, anche perchè siamo in una parte del tabellone senza grandi potenze, l’Inghilterra fin qui ha deluso. Se avessimo una squadra con un’identita ben precisa non avrei dubbi sulle semifinali, ma per adesso mantengo lo scetticismo”. E se le cose cambieranno, ci sarà un nuovo appuntamento a Berlino: il 14/7.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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