Citroen a passo spedito con l’obiettivo di vendere fra due anni fuori Europa il 45% della sua produzione contro l’attuale 26%. L’ultima carta ad essere scoperta sul tavolo delle novità è quella della C5 Aircross. Arriverà entro la fine dell’anno, in ottobre, sul mercato italiano, dopo aver debuttato, nello scorso anno, al Salone di Shangai. Nasce sulla piattaforma delle Peugeot 3008 e 5008 e dell’Opel Grandland X (marchio acquistato dal Gruppo PSA). E’ un modello tecnologico, ultra-modulabile, ideato per attirare la simpatia dei giovani di età compresa dai 25 ai 45 anni. A spianare la strada a questo modello hanno contribuito sia i successi della berlina C3 e della C3 Aircross sia le vendite del brand in continua ascesa sia in Europa (+ 4,3% nei primi quattro mesi del 2018) che in Italia (+ 21,6%). La C5 Aircross è un Suv di medie dimensioni con 4,50 metri di lunghezza, larghezza di 1,84 m ed altezza di 1,70 m: sistema di sospensioni Progressive Hydraulic Cushions che regala l’effetto del tappeto volante. Tre sedili posteriori singoli, abbattibili e mobili longitudinalmente. Nella versione europea ci saranno due motori a benzina (1.2 litri tre cilindri da 130 cv e 1.6 da 180 cv) e altrettanti Diesel (1.5 da 130 cv ed il 2 litri da 180 cv), cambio manuale a sei rapporti ed automatico ad otto marce. Nessuna anticipazione fornita, al momento, su consumi, velocità ed emissioni. Niente trazione integrale. Prezzi: secondo rumors dovrebbero aggirarsi intorno a 30 mila euro, per la versione d’ingresso. Il bagagliaio ha una capacità da 480 fino a 720 litri. Parecchi vani, a bordo, dove sistemare eventuale carico extra. Ben venti i sistemi di assistenza alla guida, tra cui si fa notare un dispositivo di guida autonoma di livello 2, quindi il grip control e sei gradi di connettività.
E’ un Suv di segmento C, definito di Next Generation, e che, non ha perso tempo, ad attirare molte simpatie anche per via di un design moderno. Una coerenza stilistica evidenziata dai frontali massicci e muscolosi, con il marchio in evidenza tanto quanto la firma luminosa full led su due livelli. “Essere anticanonici e ricorrere alla asperità è decisivo per un brand – ha sottolineato nel suo intervento Xavier Peugeot, Senior vice presidente – ci inorgoglisce che la più vecchia del Gruppo, la C3 ha appena compiuto 18 mesi”. In Cina, dove è stato commercializzato nel settembre 2017 ha raccolto 41 mila ordini. “E’ destinato a trainare la crescita del marchio francese – ha evidenziato la Ceo, Linda Jackson presentandola nel parco parigino di Saint Cloud – e il nostro obiettivo è ambizioso”. “Vent’anni addietro il monovolume regalava emozioni ed il Suv era considerato razionale. Oggi è addirittura il contrario. Il Suv è da considerare come un guscio protettivo per chi sale a bordo” ha spiegato Michael Costa, responsabile di una indagine con una potenziale clientela. Concetto reso più esplicito da Patrick Fontana, responsabile del progetto: “Ci si accomoda nell’abitacolo-salotto e ci si sente avvolti come in una bolla che protegge dalle invasioni dell’ambiente esterno”. La C5 Aircross viene prodotta sia a Rennes che in Cina. Propone trenta combinazioni per gli esterni. Buoni gli assemblaggi ed il comfort generale. Schermo da 8″ per il sistema di intrattenimento. Quattro gli allestimenti a disposizione. Ma in pieno rispetto alle tendenze green ci sarà anche la versione ibrida plug-in che promette di andare in modalità elettrica e a batteria carica fino a 60 km. Nel 2020 è in programma un inedito modello elettrico. Una C5 Aircross intrigante.
(ITALPRESS).
CITROEN C5 AIRCROSS. IL SUV DI NEXT GENERATION
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